Foibe, Roma dà la cittadinanza onoraria a Norma Cossetto. Nonostante il delirio di una grillina

Roma conferirà la cittadinanza onoraria a Norma Cossetto, vittima delle Foibe. L’assemblea capitolina ha infatti approvato (31 voti favorevoli e un contrario, la consigliera Cinque Stelle Gemma Guerrini) la mozione presentata  da FdI e da Maurizio Politi (Lega). Una pagina importante per la storia di Roma.

Foibe, chi è Norma Cossetto

Nata a Visinada nel 1920, Cossetto morì nell’ottobre 1943 nella foiba di Villa Surani dopo essere stata arrestata e violentata da partigiani jugoslavi e italiani perché figlia di un dirigente locale del Partito nazionale fascista. «Già da qualche anno, con l’istituzione del Giorno del Ricordo, la tragedia delle Foibe non può essere più negata», ha detto in aula Politi. «Anche se fa male vedere ogni anno che c’è il solito partito idiota della sinistra che giustifica le foibe perché erano una giusta reazione a delle presunte pressioni fasciste. E non quello che realmente furono. Ovvero un atto di pulizia etnica al confine orientale. È un gesto alla memoria perché Norma non c’è più. Era una ragazzina quando fu trucidata dai partigiani titini, per dare un segnale ai negazionisti. Chiediamo che Roma capitale dia a Norma la cittadinanza onoraria per chiudere questa pagina di storia. Per dare il segnale che su questo tema le istituzioni sono compatte».

Cittadinanza onoraria a Norma Cossetto, il sì

Le foibe sono per Teresa Zotta (M5S) «una strage ampiamente riconosciuta già dal 2004 e ampiamente inserita nel novero delle tragedie della nostra storia nazionale. E un patrimonio comune nazionale, una pagina della storia strappata volutamente dai libri e volutamente lasciata nel dimenticatoio che deve insegnare a non ripetere più tutto questo, a qualsiasi ideologia appartenga: ecco perché le foibe non vanno ricondotte nell’ideologia, ma alla pietà umana. Quella di Norma Cossetto è una storia tragica tramandata dagli esuli e dai sopravvissuti a quell’eccidio: al di là di facili strumentalizzazioni, è la pietà umana a dover farci prendere queste posizioni».

Voto favorevole anche dei dem

Voto favorevole anche dai dem. «Quanto accaduto a Norma Cossetto e l’intera vicenda delle foibe – ha detto – fa parte di quegli atti contrari, prima che ai principi di ogni singolo partito o singolo Stato, ai valori che le Nazioni Unite hanno deciso di darsi come basi per la convivenza pacifica dei popoli. Il Pd condanna quelle azioni, e crede che nascondere fatti storici così gravi sia incivile».

Il vergognoso “no” della grillina Guerrini

In vergognosa controtendenza il delirio della grillina Gemma Guerrini. «Se aveste chiesto il riconoscimento di Norma Cossetto come simbolo delle vittime delle guerre. E come condanna dello stupro come strumento di guerra sarei stata molto felice di votare questa mozione. Di fronte a questa ricostruzione, però, devo dire allora che fanno bene i professori a non parlare di queste pagine di storia. Perché in Italia non abbiamo avuto quel percorso di pacificazione che ha avuto la Germania. Dove chi aveva colpe si è assunto le proprie responsabilità. E le vittime hanno potuto perdonare. In Italia c’è invece sempre stata una coltre di ipocrisia. Io dico no, la ragione ce l’ha avuta chi ha scritto col sangue la nostra Costituzione combattendo quei fascisti che hanno causato migliaia di morti, anche in Italia. Siamo tutti pronti, in modo sacrosanto, ad andare ad Auschwitz a commemorare le vittime della Shoah e nei luoghi delle foibe. Ma quando andremo nelle fosse dove sono state gettate le migliaia di vittime del regime fascista?».

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