Ora gli Emirati premiano il Papa per la fratellanza con l’islam

Papa Francesco è stato insignito di un premio dedicato alla Fratellanza. Un riconoscimento che il pontefice argentino deve condividere con Ahmad Al-Tayyib, l’imam di al-Azhar.

Ad istituire l’onorificenza sono stati gli Emirati Arabi Uniti. L’occasione è offerta dall’anniversario della stipulazione del documento sottoscritto dal pontefice argentino e dall’autorità religiosa sunnita. La sottoscrizione solenne è avvenuta un anno fa. Un testo – quello sulla Fratellanza – che il “fronte conservatore” contesta soprattutto per l’equiparazione gerarchica della religione cristiano-cattolica con quella musulmana. Tra i critici più noti, vale la pena citare il vescovo Athanasius Schneider, che ha domandato al vescovo di Roma di rettificare almeno una parte di quella Dichiarazione. Quella in cui non viene rimarcato il primato gerarchico del cattolicesimo. Dio – questo è il punto sollevato dagli emisferi tradizionalisti – non può aver voluto la pluralità religiosa, che è invece derivata soltanto dalla volontà degli uomini. E questo è solo uno dei contenuti convalidati dalla firma di Jorge Mario Bergoglio, ma non condivisi dagli oltranzisti dottrinali e dai tradizionalisti.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno in qualche modo dato atto al Papa della Chiesa cattolica di aver riaperto un canale di dialogo con il mondo islamico, in specie dopo la lectio magistralis tenuta da Joseph Ratzinger a Ratisbona. Quell’episodio aveva contribuito ad allontanare le parti. Stando a quanto riportato da IlSismografo, Abu Dabi, attraverso questo “premio della Fratellanza Umana”, si propone infatti di “onorare tutti coloro che lavorano senza sosta e con onestà per unire la gente”. L’obiettivo di fondo, che è quello della pacificazione tra i popoli, è condiviso dalla Santa Sede e dalle autorità politiche della nazione araba. “Oggi – ha fatto sapere Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, che è il vertice dell’esecutivo – gli Emirati Arabi Uniti hanno l’onore di conferire questo premio inaugurale a Sua Santità Papa Francesco e a Sua Eminenza Dr. al-Tayyib per gli sforzi esemplari e determinati volti a promuovere la pace tra i popoli di tutto il mondo”. Il dialogo interreligioso promosso dal Santo Padre non conosce interruzioni di sorta. Dopo la storica visita nella capitale sopracitata, Jorge Mario Bergoglio, sempre in accordo con l’imam di al-Azhar, ha proposto all’Onu di istituire una Giornata Mondiale della Fratellanza. Un altro passo che in Vaticano ritengono essere necessario per la definitiva scomparsa dei conflitti e delle acredini religiose.

La data individuata dovrebbe essere propria quella odierna, il 4 febbraio di ogni annualità. Il Papa, in questi sette anni e mezzo di pontificato, è stato spesso criticato per l’atteggiamento scelto per la dialettica con l’islam. In molti ritengono che Jorge Mario Bergoglio non marchi abbastanza le distanze culturali. Altri, invece, plaudono alle mosse papali in materia di dialogo interreligioso.

il giornale.it

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