Pil in caduta, lo spettro della povertà : nell’ultimo trimestre 2019 il peggior risultato da sette anni

S’aggira per l’Italia lo spettro della povertà. L’impoverimento è un dato certo. Come registrano impetosamente tutti gli indicatori. A  dispetto  del trionfalismo di maniera dei governi degli ultimi anni. Gli ultimi dati sono drammatici e devono far seriamente riflettere. “Nel quarto trimestre del 2019, secondo la stima preliminare, la dinamica del Pil ha subito una battuta di arresto , un calo dello 0,3%, che ha interrotto la debole tendenza positiva prevalsa nell’arco dei quattro trimestri precedenti. Tale risultato negativo determina un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende a zero dallo 0,5% del trimestre precedente”. Così l’Istat sulla Stima preliminare del Pil del IV trimestre 2019 diffusa oggi dall’Istituto di Statistica. È il peggior risultato dal 2012.

“I dati economici usciti oggi sono problematici, con il Pil con il più forte calo da sette anni. L’Italia è ferma. Anche da questo punto di vista c’è qualcuno che non sta facendo quello che deve”. È sconsolato il commento del  leader della Lega, Matteo Salvini, a Milano.

“La stima preliminare ha, come sempre, – commenta ancora l’Istat – natura provvisoria e si basa sulla valutazione dell’andamento delle componenti dell’offerta e su un insieme ridotto di indicatori congiunturali; il valore aggiunto segna un calo marcato nell’industria e in agricoltura, a fronte di un sostanziale ristagno per l’insieme del terziario”.

Il dato drammatico e inquietante è che l’Italia non ha ancora recuperato i livelli di Pil precedenti alla  crisi del 2008. E basta questo dato a far capire l’enormità del fallimento delle classi dirigenti politiche italiane. Che hanno assecondato le strategie padronali del contenimento dei salari. E del costo del lavoro. Con il risultato di deprimere ulteriormente la già asfittica domanda interna italiana. La politica delle “mancette” (da Renzi al Conte bis) si sta rivelando rovinosa. L’Italia avrebbe tutte le potenzialità per rinascere. Ma, finché non cambieranno le politiche economiche (e i governanti), ogni speranza di rinascita rimarrà frustrata.

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