Sondaggi, il centrodestra supera il 50%: il governo trema

Il centrodestra unito supera il 50% e ha tutte le carte in regola per prendere le redini del Paese. L’ultimo sondaggio settimanale di Swg per La7 parla chiaro: se da una parte l’opposizione cresce, dall’altra la maggioranza deve fare i conti con la frammentazione (fallimentare) di tanti partiti che colpirebbe una ipotetica coalizione allargata di centrosinistra.

A guidare la classifica dei partiti è sempre la Lega, ferma al 32,9% ma che può dormire sonni tranquilli. Al secondo posto c’è il Partito democratico, il vero protagonista della rilevazione in questione: nonostante i dibattiti interni, i dem vanno dal 17 al 18,4% aumentando di 1,4 punti percentuali il loro score rispetto a tre settimane fa. Segue il Movimento 5 Stelle, alle prese con le spaccature interne che inevitabilmente colpiscono l’immagine: le preferenze continuano a scendere e ora si attestano dal 15,7 a 15,2%. Per i pentastellati c’è il serio rischio di vedere quota 14, il che rappresenterebbe un datto piuttosto allarmante.

Si arresta lievemente l’ascesa di Fratelli d’Italia, che cala dal 10,5 al 10,4%. Cresce invece Forza Italia al 5,8 dal 5,5%. Debole salita per Italia Viva, che passa dal 4,7 al 4,8%: numeri che – se confermati – risulterebbero drastici considerando la soglia di sbarramento virtuale del 5% prevista dal progetto del Germanicum, in discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera. In calo anche Leu (3,1%, -0,6) e Azione di Carlo Calenda (2,9%, -0,4). Stabili +Europa (1,6%) e Cambiamo! di Giovanni Toti (1%). Crescono i Verdi (2,2%, +0.2).

Il centrodestra vola

Calcoli alla mano, la coalizione di centrodestra formata da Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Giovanni Toti avrebbe i requisiti per governare l’Italia, con il 50,1%. Bisogna prestare molta attenzione all’evolversi della situazione, specialmente in vista delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, in programma domenica 26 gennaio. Nella giornata di ieri la leader di Fratelli d’Italia ha annunciato: “Se dovessimo vincere in Emilia-Romagna e in Calabria, chiederemo immediatamente il voto”.

Tuttavia va considerato che sulla questione è intervenuto Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha rassicurato sulla stabilità dell’esecutivo giallorosso: se la sinistra dovesse perdere anche la sua storica roccaforte, non ci saranno ripercussioni sul governo. “Il voto in Emilia-Romagna è importante, ma rimane espressione di una comunità regionale e non decide il destino del governo nazionale”, ha ribadito il premier. L’avvocato intanto si prepara alla verifica per testare gli equilibri dei vari partiti della maggioranza.

il giornale.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.