Papa Francesco e l’apertura al celibato, Monsignor Pennisi: “Solo lui può decidere, nessuno può correggerlo”

L’ultima parola è e sarà sempre di Papa Francesco. Lo dice l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, ripercorrendo l’aut aut pronunciato domenica da Ratzinger. “Il celibato sacerdotale non è un dogma teologico – ha riferito il vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana in un colloquio alla Stampa – è una tradizione con un’utilità pastorale e spirituale. Al Sinodo sull’Amazzonia è stata aperta una discussione, spetta a papa Francesco l’ultima parola, alla quale tutti dovremo attenerci”.

Per Pennisi il no al matrimonio per i prelati è solo “una convenienza, un’utilità dal punto di vista spirituale ed ecclesiale, nel senso che si ritiene tradizionalmente che il celibato metta in condizione di donarsi in maniera integrale alla propria missione. Ma non significa che ciò non accada anche per il clero uxorato. Nelle Chiese ortodosse a non sposarsi sono i vescovi e i monaci. Nella Chiesa latina i presbiteri sono celibi, i diaconi permanenti no”. Una cosa però è certa: qualsiasi sarà l’esito del Sinodo sulla questione celibato, “è irrealistico un quadro in cui il Pontefice regnante venga corretto o ostacolato da posizioni contrarie”. 

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