Meloni: “Se vinciamo in Emilia, va a casa anche il governo rosso giallo” (video)

Bagno di folla per Giorgia Meloni a Ferrara, dove la leader di FdI si è recata per la campagna elettorale. “Vedere tanta gente ci fa ben sperare”, ha detto Meloni, sottolineando che anche qui FdI aumenterà il suo consenso in modo significativo, “contribuendo alla storica vittoria del centrodestra“. E determinando così anche risvolti sullo scenario nazionale.

Meloni: “A Roma non potranno più fare finta di niente”

Meloni ha ricordato, infatti, come “dal voto in Emilia Romagna dipendono moltissime cose“, perché è legato “anche ai destini del governo nazionale”. “Questi signori a Roma, così abbarbicati alla poltrona – ha commentato – se anche l’Emilia Romagna svolta, probabilmente non potranno continuare a fare finta di niente”. Per la leader di FdI è evidente che se anche quest’ultima “roccaforte della sinistra” dovesse cadere, “tutti dovrebbero fare i conti su dove sta il sentimento del popolo italiano”. “Forse – ha proseguito Meloni – anche il presidente Mattarella dovrebbe dare un altro significato all’articolo uno della Costituzione“, quello per cui “la sovranità appartiene al popolo”.

Per la sinistra “prima gli italiani” solo per pagare le tasse

Meloni, poi, è entrata nel merito di alcuni dei provvedimenti presi dal governo, che penalizzano il tessuto produttivo italiano. “Quando si devono pagare le tasse anche per la sinistra prima gli italiani. Solo per pagare le tasse, per il resto sempre prima gli altri”, ha ricordato la leader della destra, sottolineando che, tra “fatturazione elettronica, tasse alte” e mancanza si supporto, le prime a essere penalizzate sono le piccole e medie imprese. “Tante chiudono e l’ossatura del Paese va in malora”, ha avvertito Meloni.

“Sul blocco navale avevamo ragione”

Ma l’incontro è stato anche l’occasione per affrontare il tema della crisi in Medio Oriente. “Noi, come italiani ed europei siamo particolarmente esposti”, ha sottolineato, soffermandosi poi sul tema del blocco navale in Libia. “Ora lo propone anche la Ue. Sono anni che FdI lo fa. Ecco, ci sono arrivati anche loro”, aggiunge che però una cosa deve essere chiara: “Un eventuale blocco navale europeo dovrà fermare l’arrivo di armi in Libia ma anche e soprattutto la partenza dei barconi dal nord Africa“.

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