Bologna, poliziotti contro questore: “Tu comodo al caldo e noi con docce fredde”

Bologna continua la guerra dell’”acqua fredda”. Non si tratta di uno scontro politico tra due opposte fazioni bensì di una polemica interna al mondo della polizia per il trattamento patito da centinaia di agenti nel giorno di Santo Stefano.

Nelle ultime ore, ad alimentare ulteriormente la discussione sono stati i sindacati degli uomini in divisa che hanno inviato una lettera al questore della città emiliana, Gianfranco Bernabei, denunciano che i poliziotti schierati per il pentitissimo derby di basket fra Virtus e Fortitudo, una volta rientrate nella caserma Smiraglia “dopo ore in piedi e al freddo, non hanno potuto fare una dignitosa doccia calda”. Questo perché dal giorno prima una caldaia non funzionava.

Siulp, Sap, Fed, Coisp e Siap da una parte e Questura dall’altra avevano polemizzato già prima della partita. I rappresentanti dei poliziotti avevano chiesto di non far giocare il match, magari posticipandolo di qualche giorno, per permettere agli agenti di trascorrere le feste in famiglia.

Ma la Questura non ha voluto sentir ragioni. La gara in programma si doveva disputare. E così i poliziotti hanno seguito le direttive e si sono recate al palazzetto per garantire l’ordine pubblico. Ad assistere all’infuocato match tra le prime file vi era proprio il questore. Nulla di male. Ma quello che non è piaciuto ai circa 200 agenti impegnati per l’appuntamento sportivo è stata la sorpresa trovata una volta rientrati in caserma Smiraglia. I poliziotti, infatti, non sono riusciti a farsi una corroborante doccia a causa di un guasto alla caldaia.

E così i sindacati sono tornati all’attacco e su Facebook hanno lanciato una frecciatina pensando che”qualcuno si è goduto le paparazzate e le importanti prime file”. Un modo questo per sottolineare che mentre Bernabei era comodamente seduto al palasport, gli agenti non aveva neanche la possibilità di usare l’acqua calda al termine del lavoro.

Loro quel guasto, che sarebbe solo l’ultimo caso in ordine di tempo, l’avevano segnalato il 24 dicembre. Ma è difficile trovare un idraulico disponibile la notte della Vigilia. E così con grande senso di responsabilità, gli agenti si sono fatti forza e si sono arrangiati. ”Ci piacerebbe sapere se tre giorni fa qualcuno si fosse attivato per la risoluzione del problema e se fosse mai stato predisposto un servizio di emergenza”, hanno continuano i diretti interessati in lettera aperta indirizzata al Questore che sta circondando sui social. “Le docce fredde- hanno proseguito i sindacati- sono state l’unico regalo di Natale riservato alle poliziotte e ai poliziotti di Bologna”.

Quello dell’acqua fredda non sarebbe l’unico problema. Vi sarebbe anche un altro tema scottante. Nella missiva si legge che ”qualche giorno fa è stato comunicato che non saranno momentaneamente erogati i buoni pasto maturati nei tre mesi precedenti. Per ragioni che, abbiamo motivo di credere, siano di natura contabile”.

Bernabei, dal canto suo, loda la gestione del servizio pubblico e butta acqua sul fuoco: ”Non drammatizzerei, purtroppo nei giorni di festa possono verificarsi dei piccoli disservizi, a Natale non è facile trovare assistenza. Tra l’altro, solo un settore della caserma ha avuto quei problemi, ma c’era la possibilità di usare altri impianti. Mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua” . Per quanto riguarda il servizio d’ordine, il questore di Bologna ha spiegato che il ”dispositivo stile stadio che abbiamo studiato è servito: dall’accompagnamento dei tifosi, alla separazione delle tifoserie, all’utilizzo dei pullman. Importante il lavoro di polizia, carabinieri e polizia municipale. C’è stato tanto impegno da parte delle dirigenze delle due società e abbiamo fatto un appello agli ultrà per un comportamento corretto”.

Parole mirate per allentare la tensione ma che agli agenti della Smiraglia non sembrano essere sono piaciute. Loro preferirebbere potersi fare una doccia al caldo.

il giornale.it

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