Fausto Bertinotti: “La sinistra sta morendo, meglio andare al voto”

Anche Fausto Bertinotti esprime la necessità di tornare alle urne. Si è detto stufo dell’attuale politica: “La vedo malissimo anche per la sinistra italiana.

E purtroppo mi sono ormai quasi adattato a questa condizione, che tuttavia mi pare terribile”. Nonostante questa visione pessimistica, è convinto che andare al voto sarebbe la soluzione migliore: “Così si potrebbe rompere la coazione governista che sta uccidendo il centrosinistra italiano”. All’inizio dell’esperienza giallorossa era scettico, e ora il suo punto di vista non è cambiato: “Quello che hanno fatto in questi mesi, purtroppo, mi ha confermato in tutti miei peggiori timori”. A suo giudizio non vi sono segnali di ripresa neanche dopo la finanziaria: “Assolutamente no. Meglio votare al più presto che incancrenirsi in questa condizione”.

Tuttavia ci sarebbe da fare i conti con una certa vittoria del centrodestra e soprattutto della Lega di Matteo Salvini: “Io vedo in questa stagione un nuovo, orribile protagonismo della destra, sospeso in equilibrio tra populismo e reazione”. E ha giudicato “vecchie e perdenti” le opposizioni: “Dentro le acque di questa crisi il salvinismo naviga, prospera, cresce. Dentro la prigione del governismo la sinistra istituzionale si corrode e muore”. E non sono mancate frecciatine nei confronti del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico, che più volte hanno esplicitato l’importanza della lotta al rigore: “A parole. Ma poi propongono politiche di governo che in nome della stabilità e della compatibilità hanno eletto il debito e il rigore a sovrani assoluti del sistema. È stato così anche per questa manovra”.

“La sinistra non ha speranze”

Nell’intervista rilasciata a La Verità, l’ex segretario di Rifondazione ha espresso un giudizio anche nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Non è questione di gradimento personale. Nel linguaggio classico questa politica si chiama ‘trasformismo’. Lui o un altro non cambierebbe nulla. È la forza del processo che conta”. Inoltre ha fatto un paragone tra il Pd di Matteo Renzi e quello di Nicola Zingaretti: “Dentro il recinto della politica che oggi esiste non esiste nessuna salvezza”.

Bertinotti ha poi analizzato il momento che sta attraversando la sinistra italiana: “Se non guadagna consenso negli strati più poveri, non può risorgere. Non ha nessuna speranza nel Palazzo”. Secondo il suo parere l’onda di Salvini non può essere contrastata nelle istituzioni: “Siccome la scelta è di sposare queste istituzioni e queste forme di governo, una parte importante di elettori che ha pulsioni di sinistra, o non le esprime o preferisce il populismo della destra”. Infine ha concluso osservando: “Quando si arriva al conflitto tra l’ alto e il basso, tra il popolo e le élite, questo popolo di sinistra preferisce tutto pur di non far vincere le élite. La sinistra politica non si regge fuori dalle istituzioni”.

il giornale.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.