Floris contro 5s e Pd: “Non c’è visione comune, sono tutti traditori”

Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva continuano a non trovare l’intesa sulla manovra finanziaria per il 2020.

Oggi, come ieri (e così sarà anche domani…), è stata una giornata convulsa per la maggioranza giallorossa, che è tornata a bisticciare su plastic tax e sugar tax, osteggiate a gran voce da Matteo Renzi e dai suoi parlamentari. Quest’oggi è stato sospeso il vertice a Palazzo Chigi per la mancanza di un accordo tra le parti e continuano a ballare cinquecento milioni di euro. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è chiamato a mediare tra le parti e negli ultimi minuti il ministro per i rapporti con il Parlamento, il pentastellato Federico D’Incà – come riportato dall’agenzia stampa Adnkronos – ha dato notizia che la quadra è stata trovata: “Abbiamo chiuso su tutto”, ha infatti comunicato. Staremo a vedere. Nel mentre, dalle frequenze televisive di La7 è arrivata una strigliata ai giallorossi da parte di Giovanni Floris. Il conduttore di La7, infatti, è stato ospite a Tagadà dalla collega Tiziana Panella e nel suo intervento non si è tirato indietro dal commentare i dissidi all’interno degli azionisti di questo traballante esecutivo.

Queste le parole del giornalista su 5stelle e dem: “Non si preoccupassero affatto di passare per traditori, perché di solito si tradisce un qualche progetto, ma se non c’è proprio il progetto…quindi ognuno può andare tranquillo per la sua strada. Cioè, qua siamo arrivati al punto in cui in conferenza stampa dicono che non sono d’accordo sui punti della Legge di Bilancio…”.

Poi fa un breve excursus sulla politica tricolore: “In passato il popolo italiano ha votato Silvio Berlusconi, l’imprenditore che ci pensava lui, il giovane brillante Matteo Renzi, l’uomo forte Matteo Salvini, il comico visionario Beppe Grillo. Abbiamo adottato la logica della semplificazione, ormai speriamo sempre che ci sia una scorciatoia per risolvere i problemi. Ma la soluzione dei problemi è complessa…”.

Floris non si ferma e continua così: “Una maggioranza coesa ha un rappresentante, discute dentro una stanza e poi, in pubblico, dà l’idea che c’è un’unione di fondo [..] Se manca una visione comune, è inutile avere paura e preoccuparsi di essere il traditore della situazione. Perché sono tutti traditori!”.

Infine, c’è tempo per un’ultima frecciatina ben assestata: “Quindi, dico io, se hanno in mano un governo, e se temono che l’alternativa sia un governo della destra profondamente diversa dai loro ideali, come fanno a bloccarsi su una tassa sulla plastica?”.

il giornale.it

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