Terrorismo, espulsi due stranieri: “Pericolosi per il Paese”

Pericolosi per lo Stato. Così due giovani stranieri sono stati espulsi dall’Italia. Lo ha fatto sapere il Viminale che ha anche spiegato che “si tratta di un marocchino 24enne, residente a Torino, Mohamed Bendafi, e un 19enne bengalese, Jounayed Ahmed, residente a Padova”.

Secondo quanto spiegato dal ministero dell’Interno, le due espulsioni sono dovute a motivi di sicurezza dello Stato. Il marocchino infatti “è risultato attivo su diverse piattaforme di social media: alcuni video da lui condivisi su Facebook sono stati rimossi dallo stesso social network perché contenenti espliciti inviti a recarsi in Siria per unirsi a gruppi jihadisti”. Attraverso i social quindi il 24enne residente a Torino cercava di invogliare i giovani a partire per la Siria. Dalle indagini inoltre è emerso che il marocchino “aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione ed era collegato a un connazionale, tratto in arresto dallo stesso Ros (Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri, ndr) ad aprile 2017 nell’ambito dell’operazione ‘JBook Primo’ e condannato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere”.

L’altro giovane espulso invece è un bengalese “di professione imam e insegnante di religione presso l’associazione culturale islamica ‘Bangladesh Cultural Center’ di Padova”. Lo scorso novembre, il 19enne era stato sottoposto dalla Digos all’obbligo di dimora perché “indagato per maltrattamenti nei confronti di minorenni e abuso di autorità, per le modalità con cui teneva le lezioni coraniche nel centro”. Il bengalese, insieme ad un suo connazionale, aveva creato un clima di terrore tra i bambini. I due usavano metodi di insegnamento violenti con botte, percosse e minacce ai piccoli studenti. “Lo straniero – fa anche sapere il Viminale – è risultato connotato da una visione radicale dell’islam”.

I dati

Due espulsioni che mostrano il pugno duro del Paese nella lotta al terrorismo. Negli ultimi giorni, la paura è tornata a dilagare in tutta Europa. Dopo gli attacchi al London Bridge e a L’Aia, le misure di sicurezza si fanno ancora più stringenti. In Italia il livello di allerta non si è mai abbassato e strade, monumenti, piazze e palazzi continuano ad essere sorvegliati constantemente da esercito e forze dell’ordine. E non si allenta neanche il controllo sugli stranieri presenti nel Paese. Lo dimostrano gli ultimi episodi e i dati riportati dal Viminale. Dal 2015 a oggi, sono state eseguite 454 espulsioni, di cui 91 nel 2019. Nel 2018 sono stati registrati 126 allontanamenti, mentre erano stati 105 nel 2017.

il giornale.it

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