Fratelli d’Italia dalla parte delle donne. Contro ogni violenza, contro il femminicidio

Nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Fratelli d’Italia come sempre contro il femminicidio. Una folta delegazione guidata dal vice presidente della Camera Fabio Rampelli, dalla Senatrice Isabella Rauti e da Cinzia Pellegrino del Dipartimento tutela Vittime, ha realizzato il flash mob  “Rompiamo le catene!” nel Parco Achille Grandi al Collatino, dove un anno fa è stata apposta una stele che commemora Nicole Leddi, assassinata dall’ex marito.

L’On. Fabio Rampelli ha voluto ricordare che oggi nel cortile di Montecitorio sarà installata una panchina rossa per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Sottolineando l’approvazione all’unanimità di un odg al bilancio della Camera presentato da M. Edera Spadoni e sottoscritto da tutti i Vicepresidenti. “Queste iniziative, come quella di illuminare il Palazzo di arancione, il colore prescelto dall’Onu, contribuiscono ad una collettiva presa di coscienza del fenomeno. E’ compito delle Istituzioni dare delle norme che tutelino concretamente le Vittime”.

“Per questo mi preme  sottolineare che la normativa sul codice rosso approvata negli scorsi mesi rappresenta si un passo in avanti nella battaglia e nel contrasto alla violenza di genere, ma Fratelli d’Italia avrebbe voluto maggiore incisività e severità. Il Codice rosso resta di fatto  uno spot di M5S e Lega anche per l’assenza di risorse economiche dovute alla clausola di “invarianza finanziaria”. Senza soldi non sarà possibile formare le Forze dell’Ordine, né rafforzare gli organici”.

Femminicidio: una vittima ogni due giorni e mezzo

“Quello del femminicidio è un fenomeno che non accenna  a diminuire – dichiara Isabella Rauti, vice Presidente del Gruppo Fratelli d’Italia in Senato e Responsabile Pari opportunità del partito – come dimostrano gli ultimi dati di Eurostat che riportano una vittima ogni due giorni e mezzo, dato in aumento diversamente dallo stalking e dalle altre forme di violenza. FdI ha presentato sia degli emendamenti alla Finanziaria per rafforzare i contributi ai centri antiviolenza sia per aumentare i fondi sulla legge dedicata agli orfani di crimini domestici, ma chiediamo anche ulteriori misure per eradicare il fenomeno come il potenziamento e l’apertura di nuovi centri per l’uomo violento e maltrattante”. 

Pellegrino: “Attenzione sulla prevenzione”

Prosegue Chiara Colosimo, componente della commissione Sanità e politiche sociali in Regione Lazio. “Mercoledi abbiamo chiesto in consiglio regionale l’anticipazione di una mozione che istituisce nel Lazio il Codice Rosa, un codice tutto al femminile, già attivo e funzionante in molte regioni d’Italia, un codice di cui nel 2014 la Giunta Zingaretti aveva vantato la realizzazione ma che di fatto sul nostro territorionon è mai diventato realtà. Arriviamo pertanto all’incredibile situazione di avere già dei fondi che però non vengono utilizzati. Poterne disporre finalmente rappresenterà un sostegno concreto alle donne Vittime ed ai loro figli realizzando pienamente un percorso dedicato negli ospedali quando decidono di denunciare”.

Conclude Cinzia Pellegrino, coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI: ”Alcuni mesi fa il Parlamento ha approvato il c.d. Codice Rosso, una serie di norme a tutela delle Vittime di reati sessuali e violenti. Un testo che può essere un incipit, forse una buona dichiarazione di intenti. Per agire concretamente deve prevedere tutta un’altra serie di interventi, a partire dalle risorse economiche e strutturali per le forze dell’Ordine. Primo fra tutti, deve essere posta l’attenzione sulla prevenzione. Troppe volte le Vittime sono morti annunciate, dove il comportamento dell’offender non fa altro che dimostrare il suo ultimo intento criminale. E’ per questo che nei giorni scorsi abbiamo lanciato su tutto il territorio nazionale una campagna per la mappatura e l’implementazione dei centri di terapia per maltrattanti. Il loro operato contribuisce enormemente sulla recidiva di condotte violente”.

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