Ravenna, insulta carabinieri e mente sull’identità: arrestato ghanese ubriaco

Completamente ubriaco, ha iniziato a molestare i passanti diretti alla vicina stazione ferroviaria di Ravenna, inveendo contro di loro, poi ha mentito ai carabinieri, dopo averli insultati, fornendo false generalità nel vano tentativo di evitare di essere identificato.

Il responsabile, un ghanese di 25 anni in possesso di regolare permesso di soggiorno, è stato infine tratto in arresto per le intemperanze di cui si è reso protagonista nella notte tra domenica e lunedì scorsi.

Numerose le segnalazioni giunte quasi in contemporanea in centrale, che denunciavano la presenza di un extracomunitario molesto in preda ai fumi dell’alcol. Quest’ultimo aveva preso di mira diversi passanti che si erano trovati a passare nelle vicinanze della stazione centrale, inseguiti e molestati in modo decisamente pesante.

Sul posto è stata inviata una pattuglia del nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Ravenna, che si sono occupati di rintracciare lo straniero, potendo fare affidamento anche sulle preziose indicazioni fornite dai testimoni.

Grazie ad esse, i militari sono riusciti ad individuare il facinoroso in prossimità del sottopasso. Barcollante ed in evidenti condizioni di alterazione psico-fisica, lo straniero ha reagito in malo modo alla presenza ed alle attenzioni nei suoi confronti da parte degli uomini dell’Arma. Molestie ai passanti, poi il ghanese insulta militari e fornisce false generalità: arrestatoPubblica sul tuo sito

Prima il rifiuto di fornire le proprie generalità ai carabinieri, ricoperti di insulti ed improperi, poi il tentativo di sviare le loro indagini, dopo che questi ultimi avevano tentato in ogni modo di persuaderlo a collaborare.

Sostenendo di essere sprovvisto di documento di identificazione, il ghanese ha dato un nome ed un cognome ai militari, che hanno ovviamente effettuato una verifica di attendibilità dell’informazione contattando la centrale operativa. Le generalità declamate pocanzi dall’extracomunitario sono risultate fasulle, motivo per cui sono state effettuate ulteriori indagini anche una volta giunti in caserma.

Grazie all’esame delle impronte digitali dell’uomo è emersa la reale identità del 25enne, personaggio già presente nei database visti i numerosi precedenti di polizia alle sue spalle.

Con tutti quegli elementi a loro disposizione, i carabinieri hanno pertanto tratto in arresto l’africano.

Durante il giudizio direttissimo, svoltosi nel corso della giornata di ieri, lunedì 18 novembre, il giudice del tribunale di Ravenna ha convalidato il fermo e quindi determinato la misura restrittiva dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria, rinviando l’udienza per la richiesta dei termini a difesa da parte del legale dello straniero.

il giornale.it

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