“Bomba” ad orologeria: può saltare quota 100

Italia Viva non molla la presa sulla manovra. I renziani mettono nel mirino soprattutto i nuovi balzelli come la plastic tax, il rincaro sulle tasse per le auto aziendali e Quota 100.

Proprio questo ultimo punto potrebbe essere quello più spinoso o comunque in grado di aprire una ferita profonda nella maggioranza. I renziani infatti chiedono con un emendamento chiaro l’eliminazione della riforma previdenziale. Una mossa che a parole è già stata frenata dai Cinque Stelle e dal ministro del Lavoro Catalfo. Proprio la titolare del Welfare ha fatto sapere la scorsa settimana in un Question time di non essere disponibile per un colpo di spugna su Quota 100. Il tutto per non cambiare le regole a riforma avviata. Infatti l’iter di quota 100 prevede un pensionamento in anticipo con 38 anni anni di contributi e 62 di età fino al 2021.

Ma di fatto con il pressing renziano le norme che regolano l’uscita del lavoro potrebbero cambiare (e anche rapidamente). In una prima bozza della manovra si pensava ad una rivisitazione della riforma con un dilatamento dei tempi per le finestra d’uscita. Ipotesi poi tramontata con la frenata dei Cinque Stelle che hanno cercato di blindare la riforma fortemente voluta da Salvini e messa in campo dal governo gialloverde. Ora però la musica potrebbe cambiare. I renziani infatti hanno presentato ben 230 emendamenti in Parlamento per andare a modificare l’assetto della manovra. E tra gli emendamenti presentati uno parla chiaramente di abolizione di Quota 100. Una vera e propria bomba lanciata sulla legge di Bilancio che difficilmente di fatto vedrà la luce così come è stata varata dall’esecutivo. Le pensioni si stanno trasformando pian piano in una bomba ad orologeria sotto le poltrone dell’esecutivo. Il ministro Catalfo ha fatto sapere che eventuali risorse aggiuntive derivanti da un calo delle richieste di quota 100, saranno destinate alla rivalutazione degli assegni. Ma qui il punto è un altro. Una forza della maggioranza sta chiedendo da tempo l’eliminazione totale della riforma. Il tutto con elevati rischi dal punto di vista sociale. Infatti cambiare Quota 100 potrebbe andare a ribaltare i piani pensionistici di migliaia di lavoratori che sono già pronti ad usare questo strumento e le sue finestre per lasciare il lavoro in anticipo. I renziani non fanno passi indietro. E adesso l’emendamento anti-Quota100 ha il sapore di una dichiarazione di guerra all’intero esecutivo.

il giornale.it

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