Ancora aggressioni a Palermo: le botte ai passanti filmate con il cellulare

Ci sono due nuove aggressioni senza motivo apparente a Palermo. I casi si sono verificati in via Roma e via Ventura.

Sarebbero due i giovani che hanno picchiato le vittime e un terzo avrebbe ripreso le scene con il cellulare. Gli investigatori, infatti, non confermano né smentiscono il fatto che le aggressioni sono opera della stessa banda e non hanno ancora certezze sulla presenza dei filmati, che inchioderebbero i criminali.

Il primo episodio in ia Roma, in centro a Palermo. Secondo quanto riferito dal ragazzo vittima dell’aggressione alla polizia intervenuta sul posto, tre persone lo hanno circondato improvvisamente: in pochi secondi due si sono scagliate contro di lui, mentre la terza teneva uno smartphone tra le mani e riprendeva tutta la scena prima di allontanarsi velocemente. Poco dopo, il secondo episodio con lo stesso copione in via Gioacchino Ventura. Un trentenne originario del Bangladesh stava camminando da solo quando è stato accerchiato e bloccato. Anche in questo caso due dei tre aggressori lo hanno preso a calci e pugni mentre il terzo immortalava il tutto con lo smartphone. Questa volta per la vittima si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118 che hanno portato il ferito in ospedale. La polizia ha avviato le indagini per fare luce su entrambi gli episodi e chiarire se ci sia un collegamento.

Il Knockout game

Si torna a parlare di “Knockout game”, uno dei nomi dati negli Stati Uniti dai mezzi di informazione ad una serie di aggressioni ai danni dei passanti portate avanti da un gruppo di persone o da un singolo soggetto contro un passante con l’intento di “metterlo fuori combattimento”. Questo “gioco” somiglia per le sue modalità alla moda diffusa in tutta Europa, ormai, dei giovani che prendono a pugni e schiaffi ignari passanti, filmando tutto con i cellulari. Negli Stati Uniti si è registrato un incremento di questi attacchi e in alcuni casi il responsabile è stato accusato, oltre che di aggressione, anche di crimini di odio. Molto spesso, infatti, le vittime erano ebrei o persone di colore. Negli States, diverse persone sono state arrestate dall’Fbi grazie ai video delle telecamere di soveglianza delle zone in cui si sono consumate le aggressioni. Anche in Italia il fenomeno ha attraversato l’Oceano. Fece scalpore il caso dei tre anzini aggrediti a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, colpiti improvvisamente da pugni o da oggetti contundenti alla testa e ricoverati in ospedale. I giovani si avvicinavano all’anziano per chiedere l’ora e poi lo colpivano alla testa, lasciandolo svenuto per strada.

il giornale.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.