Muro di Berlino: le celebrazioni in Germania vissute dalla delegazione di FdI (video

“Trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, simbolo dell’uscita di milioni di persone dal totalitarismo comunista, che ha assoggettato per quasi mezzo Secolo i popoli dell’Europa orientale. In questi giorni sono a Berlino per partecipare alle celebrazioni e per vari incontri istituzionali”. Lo scrive su Fb il deputato Federico Mollicone, responsabile Cultura di Fratelli d’Italia.

La nota di Mollicone, responsabile Cultura di FdI

“La commissione Cultura ha approvato qualche giorno fa una risoluzione unitaria in cui vengono rafforzate le celebrazioni del trentennale, a cui poi è seguita una speciale circolare del MIUR.

Con i colleghi Rauti e Rotelli, abbiamo voluto donare all’ambasciatore italiano in Germania Mattiolo proprio una copia della risoluzione, per mostrare l’impegno del parlamento italiano che indica esplicitamente gli orrori della dittatura comunista, che specificammo con una risoluzione a prima firma della collega Frassinetti, poi assorbita da quella unitaria”.

Al Muro di Berlino, una delegazione di FdI

Abbiamo deposto una corona di fiori, con i colleghi già presenti, a cui si sono aggiunti Marco Osnato e una delegazione di Gioventù Nazionale, per onorare chi è caduto per colpa della tragedia del Muro.

Il Muro è più di un semplice simbolo storico… è qualcosa di profondo nell’animo tedesco ed europeo. Rappresenta la tragedia della Cortina di Ferro e del comunismo.

Il comunismo ha causato 100 milioni di morti

“Secondo lo storico Stéphane Courtois, il comunismo, in tutte le varie forme in cui si è manifestato, ha causato 100 milioni di morti. Il Muro stesso, quindi, ha una sua tragicità: le famiglie spezzate, le vite divisi. Durante quegli anni bui, secondo dati ufficiali le guardie comuniste – la temibile VoPo- uccisero almeno 455 persone.

La storia dimenticata di Elena Sciascia

“Ci sono tante storie nella Storia come quella di Elena Sciascia, ragazza italo-tedesca. Elena attraversa la guerra e, negli stessi giorni in cui attraversa la paura, impara il coraggio. Berlino non è solo la sua città, è anche il suo Muro, è anche una linea che divide anime. Repubblica Federale e Repubblica democratica, nomi che oggi sembrano passati ma che un tempo segnavano una distanza siderale tra due mondi. Elena ha 24 anni quando diventa amica di Eva, una berlinese che vive ad est. Due anni dopo l’incontro, di notte, il 13 agosto 1961, di notte soldati e operai della repubblica democratica di Germania, iniziarono a stendere un filo spinato, che disegna un confine da non oltrepassare. Diventerà una rete, un muro, prima alto e poi alto, con riflettori, cani e torrette mitragliatrici. Ma nessun muro uccide la speranza delle due ragazze, che continueranno a scriversi”.

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