Nuovo assalto ai porti italiani: Sea Eye in pressing su Conte

Dopo l’ingresso della Ocean Viking, alle porte dell’Italia a bussare adesso è anche la nave dell’Ong tedesca Sea Eye: la Alan Kurdi infatti, si trova a poche miglia alla Sicilia.

A bordo del mezzo, da oramai una settimana ci sono quasi 90 migranti. La missione della nave è iniziata sabato scorso con uno scontro sfiorato con alcune motovedette della Guardia Costiera libica.

In particolare, dopo aver recuperato 92 migranti da un barcone non lontano dalle coste del paese nordafricano, mezzi di Tripoli hanno raggiunto la zona circondando la Alan Kurdi. I libici hanno chiesto di interrompere le operazioni di salvataggio, in quanto le acque in cui si stava operando erano di propria competenza.

Ne è nata una situazione di tensione in cui peraltro, secondo alcune testimonianze riportate dagli stessi membri dell’equipaggio della nave dell’Ong tedesca, da parte dei militari libici sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco.

Nessun ferito tra i 17 membri dell’equipaggio, così come tra i migranti. Alla fine quella situazione di tensione si è risolta con le 92 persone notate a bordo del barcone in avaria raccolte a bordo della Alan Kurdi.

Da quel momento, la nave ha iniziato il consuetudinario giro lungo il tratto di mare che separa la Libia dall’Italia. Ed ora, come spesso capitato già in passato, i membri della Sea Eye hanno affidato le proprie richieste ai social: “Ottantotto persone rimangono con noi – si legge sul canale Twitter dell’Ong – Quando termina questo blocco?”.

Dei 92 migranti, quattro sono stati evacuati per ragioni di salute nelle scorse ore. L’ultimo proprio questa mattina: una ragazza di 20 anni, secondo i medici non poteva rimanere ancora a bordo e dunque si sono attivati i soccorsi che hanno portato a terra la giovane.

Dal messaggio lanciato su Twitter, ben si intuisce dunque come la Sea Eye abbia come primo obiettivo quello di sbarcare in Italia, emulando la Ocean Viking che, proprio pochi giorni fa, è stata autorizzata dal Viminale per la quarta volta in due mesi ad approdare in uno dei porti del nostro paese.

I membri dell’Ong tedesca sperano in un atteggiamento del governo giallorosso diverso da quello gialloverde, anche se per il momento da Roma non è arrivato alcun segnale. Possibile che, a causa del maltempo che nella zona sta per imperversare, la pressione da parte della Sea Eye nelle prossime ore si faccia più forte.

La questione legata alla Sea Eye, ha mostrato come i flussi migratori siano in ripresa anche lungo la rotta libica, circostanza questa che ha contribuito a far aumentare su base annuale il numero di migranti approdati anche nel mese appena trascorso.

il giornale.it

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