Truffa dei libretti, responsabile delle poste ha rubato 440 mila euro in quasi 20 anni

Avrebbe truffato 19 clienti per un totale di 440 mila euro attraverso falsi libretti postali.

Per questo una donna di 58 anni è stata arrestata dai Carabinieri di Genova San Marino per peculato, falso ideologico e materiale in atto pubblico, autoriciclaggio e accesso abusivo a sistema informatico. Da vent’anni la donna era l’unica dipendente e responsabile dell’ufficio postale di Vobbia, un piccolo paese ligure nell’alta Val Scrivia. Dalle indagini, è emerso che abbia usato una parte dell’ingente somma di denaro nel gioco d’azzardo. L’arresto è stato effettuato in Val d’Aosta, dove la donna risiede. Oltre ai domiciliari il giudice per le indagini preliminari ha autorizzato il sequestro preventivo di due appartamenti e dei soldi sui conti a lei intestati.

Come riporta genova24.it, la donna ha approfittato della sua posizione che le consentiva di operare in totale autonomia e così si è appropriata indebitamente di oltre 440 mila euro (di cui solo 220.000 circa contestabili, a causa della sopraggiunta prescrizione decennale). Creava dei falsi libretti di deposito cartacei, usando libretti in bianco originali che compilava con una stampante. Li consegnava ai clienti e nello stesso tempo apriva dei veri libretti di deposito dematerializzati da svuotare.

Per anni gli importi versati dagli ignari clienti sono stati di volta in volta annotati dalla funzionaria su ciascun libretto falso, in modo da fornire un’apparenza di normalità. In realtà i soldi venivano dirottati sui libretti dematerializzati rimasti in possesso della donna. La dipendente postale li svuotava con prelievi fatti per conto della vittima di turno, con l’apertura di ulteriori libretti di risparmio o attraverso vaglia postali a beneficio di altri soggetti, in un caso addirittura a favore di un morto. Durante le indagini, si è scoperto che un paio di volte la donna si è assentata dal lavoro per andare in un casinò, sperperando nel gioco una parte degli indebiti guadagni.

il giornale.it

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