Roma, ipotesi Raggi-bis: c’è la benedizione di Beppe Grillo

Nessuno crede più in Virginia Raggi. Tranne, ovviamente, il Movimento 5 Stelle.

Che, a sorpresa ma fino a un certo punto, potrebbe decidere di ricandidarla a sindaco di Roma. Con la (decisiva) benedizione di Beppe Grillo. La voce rimbalza da Napoli, dove nel week-end il gran cerimoniere Luigi Di Maio ha festeggiato i 10 anni del partito insieme ai volti storici del Movimento (non Barbara Lezzi, né Giulia Grillo, in aperto dissenso con il capo politico). Domenica è stato il giorno di Virginia, ospite d’onore della kermesse. Sbaglia chi pensa che la sua stella sia tramontata. Infatti, durante l’intervento della sindaca la platea era in un brodo di giuggiole. Ancora di più dopo l’irruzione a sorpresa di Beppe Grillo, che l’ha abbracciata sul palco gridando agli attivisti: “È una guerriera, applauditela”. Lei, nel suo discorso, ha promesso: “Daremo ancora tanto fastidio in futuro”. Ai poteri forti o ai cittadini romani, vessati da tre anni e mezzo di mal (o non) governo? Non è chiaro. Mentre non ci sono dubbi sul sostegno offertole dai vertici del Movimento. Non solo il guru di Sant’Ilario, ma anche il presidente della Camera, Roberto Fico. I tre, a margine dell’intervento del primo cittadino romano, sono stati visti confabulare dietro al palco della kermesse.

Sorrisi, baci, abbracci. Insomma, l’olezzo della spazzatura che ammorba la Capitale non si sente al Campidoglio. Dove, al contrario, sprizza un’aria effervescente. Anche per le prove di dialogo tra 5 Stelle e Pd, il cui segretario, Nicola Zingaretti, è tra i pochi a non chiedere un passo indietro della sindaca. L’ultimo a farlo è stato l’eurodeputato Carlo Calenda, per il quale Raggi “va cacciata” senza pietà. I democrat, pur avendo temporaneamente sotterrato l’ascia di guerra, non appoggeranno mai un Raggi-bis. Tra i dem sono già partite le grandi manovre per trovare un nome da spendere nel 2021, anno in cui il sindaco terminerà il suo mandato. Come riporta Il Messaggero, diversi i profili vagliati: tra loro proprio il già citato Calenda, oltre al consigliere regionale (in quota Franceschini) Michela Di Biase. Pd e 5S viaggiano su due binari paralleli: pensare a un ticket per il Campidoglio è fantascienza.

Ma la prospettiva di lasciare Roma al centro-destra preoccupa i giallo-rossi. Pronti a (quasi) tutto per non abbandonare la Capitale. Persino a ricandidare Raggi per un secondo mandato? Forse. Lei, interpellata dai cronisti a margine di Italia 5 Stelle, glissa: “Stiamo studiando, vediamo come va, vediamo gli effetti”. E non chiude “al dialogo nell’interesse della città. Le idee possono essere buone indipendentemente da chi le propone, siamo sempre pronti a parlare con tutti”. Sarà contento il povero Calenda…

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