Il “patto di Malta” ora è un flop Solo 3 Stati accettano migranti

L’accordo di Malta si avvia verso un binario morto. Ancora una volta l’Europa si volta dall’altra parte.

Nel vertice dei ministri dell’Interno in Lussemburgo si è delineato un vero e proprio flop per il patto che dovrebbe definire la redistribuzione dei migranti che arrivano in Europa (e soprattutto in Italia). Ad affossare l’intesa sono state le parole del ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer: “Se i migranti da salvare aumentano – afferma il ministro Horst Seehofer – Allora posso annunciare domani che il meccanismo di emergenza si ferma”. Un’affermazione pesantissima che va a ridimensionare di gran lunga l’accordo di Malta. Ma a spiegare meglio il flop di questo patto sono i numeri. Solo quattro Paesi oltre a Italia, Francia, Germania e Malta hanno accettato di aderire alle nuove ricollocazioni dei migranti che, ricordiamo, sono su base volontaria. “Per adesso sono tre o quattro i paesi Ue che» hanno aderito al meccanismo di Malta in tema di gestione dei migrant, tra questi Lussemburgo, e Irlanda. Questi sono i paesi che hanno dato già ora la disponibilità, ma dobbiamo operare perché l’accordo abbia una valenza su altri paesi”, ha affermato il ministro degli Interni Lamorgese. “Non c’è un numero minimo per iniziare”, ha aggiunto. Dal Viminale dunque c’è moderato ottimismo sulla possibile efficacia di un accordo di questo tipo. Sono ben lontani i toni dell’annuncio dell’accordo di qualche settimana fa. E la Lamorgese ha incassato il colpo della Germania dando uno sguardo alle cifre degli sbarchi. Cifre che per il momento sono figlie del decreto Sicurezza messo sul campo dall’ex ministro Salvini, ma che di fatto potrebbero lievitare con la politica dei porti aperti del governo giallorosso: “Adesso siamo a numeri che sono abbastanza limitati e, quindi, possiamo ancora ragionare”.

La sensazione è che questo accordo possa presto rivelarsi un bluff dell’Europa per fingere di dare una mano all’Italia sull’accoglienza per poi lasciare i migranti a casa nostra in nome del trattato di Dublino. Le opposizioni sono già sul piede di guerra e la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, riassume bene quanto sia debole il patto di Malta: “La ministra Lamorgese, al termine del Consiglio Ue a Lussemburgo, ha detto che oggi non darà i numeri sui Paesi che hanno aderito all’intesa di Malta, ma poi ha ammesso che a dire sì sono stati solo tre o quattro Stati. Altro che svolta storica: l’Italia è andata incontro all’ennesimo fallimento sulla redistribuzione dei migranti. Il governo smetta dunque di dare i numeri propagandando successi inventati”.

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