Il 5s (della Difesa) contro gli agenti

Dopo il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dopo il presidente della Camera Roberto Fico, un altro vip del Movimento 5 Stelle scatena malumori nel mondo della sicurezza nazionale.

È il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo: che per il ruolo istituzionale che ricopre dovrebbe gestire rapporti corretti, e se possibile sereni, con gli uomini in prima linea nella tutela del paese. E che ciò nonostante ha deciso di firmare una interpellanza parlamentare aspramente critica contro lo sgombero da parte della polizia, nella mattinata del 10 maggio, del campo nomadi di Giugliano, in Campania, chiedendo al governo di «assicurare una sistemazione definitiva ai 400 rom che sono per strada dopo lo sgombero del campo», rivendicando la applicazione «della strategia di inclusione e integrazione dei rom e dei sinti» prevista dalla Comunità europea.

Il linguaggio dell’interpellanza rimanda chiaramente all’ala «movimentista» dei 5 Stelle, di cui il presidente Fico è il leader indiscusso. E effettivamente tra i 33 parlamentari grillini che l’hanno sottoscritta brillano molti esponenti della corrente. Il bersaglio apparente è il vicepremier Matteo Salvini, ma è evidente che il vero obiettivo è Luigi Di Maio, che per la sua alleanza con la Lega è, soprattutto dopo la catastrofe elettorale, aspramente contestato all’interno del movimento.

Lo sgombero è del 10 maggio, ma l’interpellanza viene presentata solo il 31, quando ormai l’assedio a Di Maio da parte di Fico e dei suoi si è fatto aperto. La prima firma dell’interpellanza è di Gilda Sportiello, fedelissima di Fico; nell’elenco compare anche Carla Ruocco, in prima fila nell’attacco a Di Maio di cui ha chiesto pubblicamente l’impeachment (poi respinto con il voto online).

Di fatto, la raccolta delle firme in calce alla mozione si trasforma in una specie di censimento del fronte anti-Di Maio: tanto che Giulia Sarti, ex presidente della commissione giustizia, ritira il suo nome in extremis. Il nome di Rizzo invece resta lì, agli atti della Camera. Con qualche stupore nel mondo della sicurezza, perché questo 45enne di Siracusa nell’ambiente si era conquistato in fretta fama di pragmatico e affidabile: tanto che aveva già messo da parte la promessa elettorale di smantellare il Muos, il supersistema di difesa americano impiantato in Sicilia. Ora, nel caos post-batosta del Movimento grillino, Rizzo si scopre un’anima boldriniana. Come mai?

il giornale.it

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