Treviso, accoglienza negata: nigeriano aggredisce medico

Voleva ottenere lo status di rifugiato ad ogni costo, e per tale ragione un giovane nigeriano è arrivato ad aggredire il medico che lo aveva in cura, scatenando il panico a Treviso.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, il fatto si è verificato nella mattina dello scorso venerdì, intorno alle ore 12. Dopo essersi visto negare la protezione internazionale dalla commissione territoriale di competenza, lo straniero, in preda alla furia, ha lasciato l’edificio per dirigersi spedito verso il centro di salute mentale di via Venier. Qui, infatti, era certo di trovare lo psichiatra che lo aveva seguito nell’ultimo periodo.

Fatta irruzione nello studio medico, il nigeriano ha quindi aggredito il medico. Tenendogli puntata una penna contro il collo, lo ha costretto a seguirlo presso gli uffici della commissione per perorare la sua causa. Il soggetto, infatti, era convinto di riuscire ad ottenere il diritto all’accoglienza grazie ai suoi problemi psichiatrici.

Lo psichiatra non ha potuto fare altro che assecondare l’extracomunitario e quando i due si sono presentati negli uffici della commissione è scattato l’allarme. Treviso, accoglienza negata: nigeriano minaccia e aggredisce medicoPubblica sul tuo sito

Tempestivo l’intervento degli agenti della questura di Treviso, che hanno immediatamente raggiunto la zona in seguito alla segnalazione. I poliziotti hanno tentato di calmare il nigeriano, per poi approfittare di un momento di distrazione del ragazzo e salvare il medico. Liberato il sanitario, gli uomini in divisa sono successivamente riusciti a placare lo straniero, convincendolo a seguirli in questura. Qui il soggetto, trovato privo di documenti, è stato identificato. Si tratta del 20enne O.D., già noto alle autorità locali.

Accusato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, il nigeriano se l’è cavata con una denuncia. Nessun provvedimento per quanto riguarda l’aggressione, in quanto lo psichiatra non ha sporto alcuna denuncia.

il giornale.it

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