Verona, marcia di femministe e compagni contro il Congresso della famiglia: il delirio è servito

Follia in marcia a Verona. Quale follia? Presto detto: scendere in piazza per tappare la bocca agli altri, al Congresso mondiale della famiglia. Un Congresso le cui idee possono essere avversate, le cui proposte possono essere controverse. Ma scendere in piazza per “manifestare” contro il Congresso stesso assume i connotati della follia, appunto. Ma tant’è, ventimila persone – stima della polizia – sono in marcia per contestare le idee che bollano come reazionarie dei loro avversari. Il corteo, organizzato dalle femministe di Non una di meno, è rimpolpato dalle famiglie arcobaleno, i Verdi, i radicali, l’arcigay. Presenti anche Livia Turco, l’immancabile Laura Boldrini e Susanna Camusso. Nella contro-manifestazione femminista risuona “Bella ciao” (ma che c’entra?), poi i balli sul ponte di Castelvecchio, cartelli con scritte improbabili, il ritorno ahinoi di “Se non ora quando”. Per capire di che razza di corteo si tratta, basta guardare le foto di questa gallery.

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