Senza immunità Salvini a processo per 10 anni: così Bongiorno ha convinto il leghista.

“Sì è vero, sono stata io a consigliare Salvini di non rinunciare all’immunità per il caso Diciotti”.

Giulia Bongiorno ha ammesso i consigli da esperto legale dati al ministro degli Interni, circa la richiesta del tribunale dei ministri di processare Salvini.

Il rischio non riguardava l’assoluzione, che avrebbe senz’altro ottenuto, ma quello di finire invischiato negli artigli della giustizia “per sei, sette o dieci anni”.

Da qui il consiglio di non rifiutare l’immunità, a cui sarebbe arrivato con il consenso del popolo del Movimento 5 stelle, mediante la piattaforma Rousseau.

La Bongiorno si è espressa anche sul caso dei genitori di Renzi finiti ai domiciliari nei giorni scorsi, ribadendo la necessità di riformare le misure cautelari:

“Un tema che non fa parte del contratto di governo ma su cui si dovrebbe intervenire, è quello delle misure cautelari. La detenzione prima del processo non può essere la prassi, semmai dovrebbe essere il contrario”. In Italia c’è stata un’inversione totale: siccome i processi sono lunghi, spesso si ricorre alla misura cautelare”.

Così al Corriere della Sera si è fatta promotrice di una riforma che sarà resa nota nei prossimi giorni: “non è una legge che arma il popolo italiano, non è una licenza di uccidere oltre a essere equilibrata sarà un faro per chi indaga: quando l’aggredito si trova in una condizione di turbamento e si difende non è punibile”.

“I magistrati potranno prendere in considerazione lo stato psicologico della vittima, per evitargli così la via crucis del processo penale”.

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Fonte: IlGiornale

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