A Borgo Mezzanone le ruspe dell’Esercito: sgomberato il ghetto dei migranti

L’obiettivo è quello di ridurre i casi di irregolarità e degrado. Per questa stamattina le ruspe dell’esercito si sono mosse sulla “pista” di Borgo Mezzanone, la baraccopoli dei migranti sorta a pochi metri dal Cara

L’insediamento abusivo in provincia di Foggia è finito più volte al centro delle cronache nazionali. Liti, criminalità, caporalato, spaccio e schiave del sesso. A comandare sono le mafie locali e quella nigeriana, senza dimenticare i numerosi casi di violenza.

L’insediamento abusivo ha finito con l’inglobare anche il centro “ufficiale”. Da tempo il ministro dell’Interno ribadisce l’intenzione di chiudere alcuni dei Cara (in quello di Mineo sono già iniziati i primi trasferimenti) e di smantellare “alcune baraccopoli e tendopoli sviluppatesi in aree urbane”, luoghi diventati il “tempio dell’illegalità” e che Salvini considera “indegne di un Paese civile”. Borgo Mezzanone è uno di questi. Non è un caso se è qui, tra questi ruderi e baracche, che si è nascosto uno dei pusher di Desirée Mariottini. E sempre a Mezzanone una volta alcuni poliziotti vennero circondati dagli migrantiminacciosi.

Ecco perché oggi i mezzi del 11esimo Reggimento Genio Guastatori sono arrivate nel campo per abbattere alcune palazzine abusive. I militari, supportati da personale di Enel, Arpa Puglia e Regione Puglia (in totale 200 persone), hanno abbattuto quattro immobili.

Borgo Mezzanone, le ruspe abbattono le baracche

il giornale.it

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