Cinquestelle, Di Battista ha rotto le balle persino a Di Maio: in un mese ha fatto più danni della grandine

Meglio Giuseppe Conte di Alessandro Di Battista. Il premier è più rassicurante, più convincente del “Che” pentastellato. Questa è la nuova idea che circola nel Movimento 5 stelle dopo la legnata che il partito di Luigi Di Maio ha preso alle elezioni in Abruzzo. E sembra essere l’unica certezza nel caos in cui vivono in questo momento i grillini. Del resto, lo stesso Dibba dopo la sonora sconfitta, tace. E mentre lui sta zitto i Cinque stelle si sfogano. Tutta colpa dell’”appiattimento alla Lega”, dei “temi razziali e della sicurezza” che “hanno compromesso l’identità plurale, sociale e tollerante del M5S”, si sfoga Giorgio Trizzinosecondo quanto riporta La Stampa.

Tra gli strateghi della Casaleggio, qualcuno osserva che Di Battista “non ci fa sta facendo così bene”. Dal Venezuela, al sostegno ai gilet gialli, alla crisi con la Francia, fino all’attacco a Bankitalia, il M5s cassa Dibba per lasciare più spazio a Conte. “Abbiamo bisogno di figure più come la sua – si ragiona – Avete visto i sondaggi? Ha un consenso altissimo”. L’unico che può davvero competere con Matteo Salvini. Con idee opposte a quelle di Dibba. Tanto che è proprio il premier a ricucire con la Francia, a mediare col Venezuela e con Bankitalia.

Il M5s è comunque in preda a contraddizioni. La rottura con la Lega è ormai uno scenario possibile. Potrebbero farlo sulla Tav o sulla legge sulle autonomie. Ma davvero conviene a Di Maio rompere con Salvini? La verità è che potrebbe crollare ulteriorimente.

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