Crollo 5Stelle in Abruzzo e quel retroscena di Salvini: “Loro non governano nulla…”

Il centrodestra, a trazione leghista, ha (stra)vinto le regionali in Abruzzo, il Movimento 5 Stelle le ha (stra)perse.

Marco Marsilio è il nuovo presidente con il 48% dei consensi: il 28% è della Lega. E i pentastellati? Scavalcati, e di molto, anche dal centrosinistra per Giovanni Legnini (31,34%): i grillini, infatti, sono crollati verticalmente al 20,16%, bruciando circa 200mila voti rispetto alle politiche del 4 marzo. Insomma, una debacle assoluta per il partito e per la candidata Marcozzi. E Una debacle che avrà conseguenze ovvie e inevitabili nei rapporti di forza interni alla maggioranza di governo. La battaglia tra i due vicepremier è stata stravinta, appunto, da Matteo Salvini, mentre Luigi Di Maio è uscito ancora una volta malconcio dal confronto diretto con il collega e alleato, che raccoglie invece un altro successo.

Gli elettori, al momento quelli abruzzesi, hanno bocciato il Movimento 5 Stelle di governo. Ecco perché, come scrive il Corriere della Sera in un suo retroscena, a Roma si starebbe sollevando più di un dubbio circa la capacità stellata di governare. Comune, regione o Paese che sia.

Secondo via Solferino, “Il crollo del Movimento può portare solo a due risultati: un rinnovamento della classe dirigente nazionale o un inasprimento dei toni contro l’alleato”. Alleato che aveva già fatto intendere più di qualcosa con quella frase sibillina: “I 5 stelle non governano nulla”.


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