Le Pen sta con Salvini: “ora ridiamo terroristi latitanti all’Italia”. Il lusso che la Francia non può più permettersi.

Dopo l’arresto di Cesare Battisti, anche gli altri latitanti iniziano a tremare. Soprattutto se i paesi in cui sono nascosti fanno il proprio dovere. A cominciare dalla Francia.

Ad essere d’accordo èMarine Le Pen. “Non possiamo più permetterci di considerare la Francia come un rifugio. Il nostro paese è stato duramente colpito dal terrorismo: prima dall’estrema sinistra e poi, negli ultimi anni, da quello islamista”.

Meta storica di “rifugio degli per coloro che hanno ucciso degli innocenti”, qualora Le Pen dovesse salire all’Eliseo, Parigi potrebbe abbandonare per sempre la dottrina Mitterrand.

E se bene ha fatto Salvini (“Bravo”) a riportare in patria Battisti (“è una buona notizia”), per Le Pen è una “vergogna” tutta francese la protezione assicurata in passato allo stesso ex Pac.

La dittrina Mitterrand permetteva alla Francia di accogliere ex terroristi italiani a patto che avessero rinunciato all’uso della violenza e che non si fossero macchiati le mani di sangue.

Secondo il Centro ricerca sicurezza e terrorismo, ci sono circa una trentina di latitanti ancora liberi di girare nel territorio francese. Il resto dei ricercati si è sparpagliato tra Nicaragua, Brasile, Argentina, Cuba, Libia, Angola e Algeria.

Ecco alcuni nomi “illustri: Simonetta Giorgieri e Carla Vendetti (processo moro, condannate all’ergastolo), Sergio Tornaghi (ergastolo per partecipazione a banda armata), Giovanni Alimonti (leader delle Br-Pcc), Giancarlo Santilli (Prima Linea, condannato a 19 anni) e Marina Petrella (ergastolo per omicidio).

Sicuramente le elezioni europee di primavera daranno una dritta anche su questo fronte. In nome della giustizia vera e delle tante vittime.

Fonte: Il Giornale

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