Il marito della Kyenge vuole candidarsi con la Lega: «Trovo giusto aiutare i migranti a casa loro»

La notizia era nell’aria, la marcia di avvicinamento del marito di Cecile Kyenge era iniziata già lo scorso anno, con pubblici attestati di stima. Ma ora c’è la richiesta esplicita: «Voglio candidarmi con la Lega». Incredibile ma vero, a pochi giorni dalla notizia della condanna del leghista Roberto Calderoli per le offese – definita un “orango” – Domenico Grispino, marito dell’eurodeputata del Pd, viene allo scoperto: «Ho firmato per Salvini ai banchetti della Lega, entrerò in lista alle comunali di Castelfranco Emilia, sono persone perbene quelli della Lega», dice a La Zanzara su Radio 24. «Ci sono le elezioni comunali – dice – e metto a disposizione della Lega quello che so, e mie competenze». Hai firmato contro il processo a Salvini sul caso Diciotti?: «Sì, finirà nel nulla, se uno prende una linea poi non può cambiare, è evidente che Salvini lo fa per svegliare l’Europa. Sta facendo bene».

Inevitabile il riferimento alle idee politiche della moglie, che recentemente aveva “sfidato” Salvini annunciando l’intenzione di portare in Italia anche i suoi parenti. «Mia moglie? Io penso per me, ognuno pensa per sé, con mia moglie non parlo mai di queste cose. Sono a favore dello slogan “aiutiamoli a casa loro” – dice il marito dell’ex ministro – e bisogna creare dei punti strategici in Africa di attrazione delle persone. Ma mica con cattiveria. Salvini non è disumano, penso che sia una macchina da guerra per avere consensi. Poi ci sono altri personaggi a cui sono più vicino, come Giorgetti. Alle Europee non voterò Pd, per il partito di mia moglie. Le persone che ho conosciuto a Castelfranco sono molto in sintonia con me e tutt’altro che aggressive».

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