Brutta fine per questo nigeriano: a capo di 2 organizzazioni criminali nella tratta migranti. Cosa dicono i buonisti?

Il lavoro delle Forze dell’Ordine su tutto il territorio nazionale si sta intensificando sempre di più, portando a cada degli ottimi risultati.

Risultati che hanno il fine ultimo di sradicare ciò che per decenni in Italia ha avuto campo libero di potersi muovere dietro ad una facciata di finto buonismo e solidarietà.

Anche questa volta i carabinieri ce l’hanno fatta. Difatti, è stato catturato a Sassari uno dei due ricercati nell’ambito dell’operazione “Arruga” con la quale gli agenti hanno smantellato in Sardegna due organizzazioni criminali attive nella tratta di migranti e donne dall’Algeria e dalla Nigeria.

In manette è finito Williams Obasohan, 30 anni, nigeriano. È accusato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e allo sfruttamento della prostituzione.

Nell’organizzazione che favoriva l’ingresso illegale delle cittadine nigeriane, Obasohan, collaboratore fidato del gruppo, aveva il compito di finanziare la permanenza in Libia delle giovane donne in attesa del viaggio verso l’Italia.

Nel corso delle indagini è emerso che Obasohan teneva i contatti con i carcerieri libici e che lui stesso era stato obbligato a inviare circa 12.000 euro come riscatto per la liberazione della moglie e di altre donne ristrette nel carcere di Ghana Politu.

A questo punto viene da pensare: diversi buonisti affermano che i clandestini sono una risorsa. Ma una risorsa per chi? Per i delinquenti? Cosa rispondono i radical chic questa volta?

Fonte: Il Populista

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