Donna contesta Salvini ​con la bandiera arcobaleno: “Assassino”

Il ministro dell’Interno arriva in via Cerno della Capitale per consegnare al Comune di Roma un villino con box confiscati alla mafia e ora riconsegnati ai cittadini.

Una giornata all’insegna della “socialità”, macchiata solo da una solitaria contestazione contro Salvini.

A urlare è una donna, sola, coperta da una bandiera arcobaleno. “Assannino”, grida dalla strada in direzione del leader della Lega. “Potete venire su, se volete”, replica il titolare del Viminale. Poi il siparietto si conclude lì e il ministro visita i locali del villino confiscato.

“Questo è uno dei 295 beni confiscati e assegnati l’anno scorso in tutti i comuni del Lazio ai cittadini”, spiega Salvini. Grazie “alla collaborazione tra Municipio, Comune e Ministero dell’Interno, mi auguro – prosegue il leghista – che nei primi mesi di quest’anno venga assegnato a una cooperativa che si occupa di ragazzi disabili per il ‘Dopo di noi’. Al posto di un delinquente legato alla Camorra e all”ndrangheta, ci saranno 5 ragazzi che dopo aver perso, spero il più tardi possibile, i genitori possano vivere una vita quanto più tranquilla e normale, con degli spazi aperti anche ai ragazzi del quartiere per riportare socialità laddove c’era delinquenza”.

Il ministro dell’Interno non vuole però fermarsi qui. “Il mio prossimo obiettivo è Sabaudia, dove abbiamo sequestrato e confiscato di ogni – dice Salvini – E quindi vedremo di restituire ai cittadini parecchie villette confiscate a Sabaudia“.

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