A Milano gli immigrati distruggono e prendono d’assalto una scuola. Ecco cosa è diventata.

A Via Zama un edificio, che prima ospitava una scuola, è stato preso dai clandestini che l’hanno resa la loro dimora abusiva.

Oggi è scoppiata la polemica. La Sardone attacca il sindaco Sala e lo spinge ad attivare operazioni immediate di sgombero.

Leggiamo i dettagli:

L’intero stabile è finito in mano a immigrati clandestini che vi hanno trasferito la propria dimora abisiva. Un’enclave di degrado e illegalità. “All’interno lo scenario è veramente inquietante: ex aule trasformati in appartamenti a ogni piano e degrado insostenibile”, denuncia Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale di Forza Italia ha effettuato un sopralluogo.

Chiunque può entrare nella ex scuola abbandonata di via Zama. C’è chi passa dai cancelli che ci sono in via Berlese e chi si fa largo dalle grate accanto alla fermata dell’autobus su via Zama. Molte delle “camere” hanno persino i lucchetti. “Si può dire tranquillamente che la scuola, di proprietà comunale – commenta la Sardone – è diventata un albergo per delinquenti, clandestini e sbandati”.

Durante il sopralluogo fatto questa mattina, l’esponente di Forza Italia si è imbattuta in una decina di immigrati, quasi tutti marocchini, che alle 11 del mattino dormivano tranquillamente negli appartamenti. Al momento dell’identificazione, si è scoperto che erano tutti clandestini. “È inconcepibile – denuncia la Sardone – che il Comune non metta in sicurezza questo stabile, consentendo a chiunque di entrarvi”.

Si può dire che per una città come Milano è davvero una vergogna concedere che immigrati irregolari facciano da padroni in un edificio pubblico.

Ad aprire gli occhi dovrebbe essere il primo cittadino. Sia per tutelare i cittadini che per valorizzare edifici utili a tutta la cittadinanza milanese.

Fonte: ilgiornale

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.