Migranti Ong, Salvini pronto allo scontro: il piano per fermare Conte

I rapporti nel governo si fanno molto freddi. Gelidi, verrebbe da dire. Di Maio Salvini da un paio di giorni si inviano piccati messaggi di sfida a distanza.

“Accogliamo donne e bambini”, ha iniziato il grillino. “Porti chiusi”, ribadisce da giorni il leghista. E così la querelle sullo sbarco dei 49 migranti a bordo delle Ong al largo di Malta finisce col creare una profonda frattura nell’esecutivo gialloverde.

Oggi da Palazzo Chigi è trapelata l’intenzione di Giuseppe Conte di aprire le porte (e i porti) a circa 15 dei 49 migranti delle navi umanitarie. Dunque non solo donne e pargoli, come ipotizzato dal vicepremier del M5S. Ma anche i rispettivi familiari.

Salvini a ben vedere non era d’accordo neppure con Di Maio, figuriamoci con le ulteriori aperture di Conte. E secondo quanto raccolto dall’Agi da fonti a lui vicine, il ministro dell’Interno sarebbe pronto ad andare allo scontro aperto con gli alleati di governo. Il leghista è “molto deciso e non intende cedere”, riportano le fonti, affinché non si venga a creare un nuovo caso-Diciotti. Non solo. Sarebbe pronto anche un “piano” per ostacolare l’accoglienza ipotizzata dal premier Conte. Il titolare del Viminale sarebbe infatti “determinato a dichiarare ‘non sicuro’ alcun porto”, rendendo così tecnicamente impossibile lo sbarco dei richiedenti asilo.

“Conte sta facendo tutto di testa sua”, dicono le fonti leghiste all’Agi. “Ha già promesso e organizzato, senza confrontarsi con alcuno”. Insomma: nella Lega non si nasconde una certa “sorpresa e irritazione” per lo scatto in avanti del premier che sembrerebbe volersi ritagliare un ruolo più centrale nel governo. “Il premier è una persona per bene, come poche; uno che mantiene la parola data”, assicurano dal Carroccio. Ma le ultime mosse, dopo l’approvazione in Ue della manovra e la sfida sulle Ong, hanno fatto alzare l’asticella dell’attenzione. Sempre secondo l’Agi, peraltro, se tra Di Maio e Salvini dopo l’inizio della “lite” ci sarebbe stato almeno un sms, il leghista non avrebbe risposto ad un tentativo di contatto da parte del presidente del Consiglio. Ma fonti leghiste del governo, sempre all’Agi, poco dopo la pubblicazione della notizia gettano acqua sul fuoco: “Nessuna polemica”, dicono, tra il ministro Matteo Salvini, il presidente Giuseppe Conte e altri componenti del governo sul caso Sea Watch 3 e Sea Eye.

il giornale.it


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