Al via i rimpatri dei migranti messi in dubbio dal Pd. Salvini smonta così tutte le balle dei buonisti.

Si era espresso così Pierfrancesco Majorino: “Con Salvini i migranti che vogliono tornare nei loro Paesi d’origine non possono più farlo. Siamo al ‘casino dell’Interno’”.

Parole ovviamente e categoricamente smentite dal Ministro e vicepremier leghista dai fatti e prove evidenti.

Difatti alcuni dei migranti che a Milano avevano scelto autonomamente di tornare a casa, infatti, hanno ottenuto il via libera per rimettere piede nel proprio Paese grazie al progetto dei rimpatri volontari.

La polemica era nata a fine novembre quando l’assessore alle politiche sociali di Milano aveva sostenuto che la pratica di rimpatrio volontario di 59 migranti non poteva andare avanti perché il progetto “ha visto una significativa riduzione ed oggi un’interruzione dovuta all’impossibilità di procedere con le partenze già autorizzate dalla Questura di Milano in assenza di finanziamento da parte dello Stato”. La diminuzione delle risorse, insomma, secondo Majorino avrebbe bloccato i 59 migranti memeghini.

Salvini rispose immediatamente all’”attacco gratuito” di Majorino, dichiarando che i 59 migranti “di cui parla l’assessore” dovevano solo “aspettare per un semplice intoppo burocratico“.

E infatti oggi fonti del Viminale ha fatto sapere che “28 immigrati residenti nel Milanese, che secondo la giunta di Palazzo Marino era bloccato in città per presunte colpe del Viminale hanno ricevuto il via libera per tornare nel proprio Paese”.

Esulta il Ministro Salvini: “È la dimostrazione che passiamo dalle parole ai fatti”. Come volevasi dimostrare: i fatti ci sono, le balle spariscono come bolle di sapone.

Fonte: Il Giornale

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