Si aggrava la posizione di Mario Oliverio. Contestata anche la corruzione

La Procura di Catanzaro ha emesso un avviso di garanzia nei confronti del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per l’accusa di corruzione a suo carico.

Oliverio era già stato accusato di abuso d’ufficio, infatti il 17 dicembre era stato emesso un obbligo di dimora. Sia l’obbligo di dimora che l’avviso di garanzia, rientrano nella stessa inchiesta chiamata “Lande desolate”. In realtà l’inchiesta riguarda anche alcuni appalti gestiti dalla Regione Calabria.

L’esponente del Pd è stato indagato per due episodi di abuso d’ufficio che riguardano gli stati di avanzamento concessi all’impresa di costruzioni Barbieri. Questa impresa aveva vinto l’appalto per i lavori della sciovia di Lorica e dell’aviosuperficie di Scalea.

Il gip Pietro Carè, aveva scritto che nonostante Oliverio conoscesse la crisi finanziaria in cui si trovava l’impresa Barbieri, aveva comunque garantito loro “l’indebita percezione di capitale pubblico a fronte di opere ineseguite o comunque non funzionali” con un finanziamento aggiuntivo di 4,2 milioni di euro, deliberato dalla Giunta regionale, per la sciovia di Lorica.

E per “controprestazione”, secondo gli inquirenti, aveva tentato di rallentare i lavori in piazza Belotti a Cosenza, dove governava la giunta di centrodestra presieduta dal sindaco Mario Occhiuto.

Gli avvocati del presidente della Regione Calabria continuano a ribadire che si tratti di “accuse infondatissime”.

Anche perché l’avvocato Enzo Belvedere ha assicurato di aver “fornito tutti gli elementi a discarico rispetto ad accuse che riteniamo infondatissime. La Procura era rappresentata da tre pm che si sono divisi il compito di replicare alla difesa, ma lo hanno fatto malamente perché gli indizi a carico del nostro assistito sono davvero effimeri, se ve ne sono”.

“Siamo fiduciosi che il nostro ricorso sarà accolto” ha detto ancora, infatti nel corso di un’udienza del Tribunale del riesame di Catanzaro, si è discusso della possibilità di presentare un ricorso e chiedere la revoca dell’obbligo di dimora. Tribunale del riesame dovrà decidere entro sabato.

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