Bce, oscura profezia sull’Italia: “Pure la crisi greca iniziò così”

“Incrociamo le dita per le banche italiane”. Lo dice Daniele Nouy, responsabile della vigilanza Bce sulle banche, con riferimento alla discussione del caso italiano all’Europarlamento, nel corso dell’audizione presso la Commissione problemi economici e monetari.

“Apparentemente i mercati sono sensibili sull’Italia in relazione agli obiettivi di bilancio e ci sono state reazioni che si sono riflesse sui prezzi delle azioni in particolare sui titoli bancari: finora non c’è stata diffusione di questi effetti in altre giurisdizioni, non possiamo sapere che cosa avverrà in futuro, quanto dureranno le discussioni, con quale risultato, abbiamo già visto una volta che i problemi delle banche greche cominciarono con le discussioni politiche… teniamo le dita incrociat”.

Rispondendo alla domanda di un eurodeputato, Nouy ha detto che “riguardo al settore bancario italiano pare che ci siano certe sensibilità sul mercati quanto agli obiettivi di bilancio del governo. Ci sono state delle reazioni anche delle agenzie di rating che hanno portato a un aumento dello spread italiano. Per ora questo fenomeno non si è diffuso, non penso siamo a livello tale per cui questo fenomeno possa suscitare preoccupazioni per le banche. Ovviamente tuttavia non sappiamo come andranno le cose in futuro, non posso dirvi per quanto continueranno queste discussioni. A titolo personale – ha aggiunto – penso che le banche italiane hanno fatto tanto per ripulire i propri bilanci e potenziare la loro posizione patrimoniale, sarebbe molto triste se finissero per subire le conseguenze del dibattito politico. Anche se queste sono cose che accadono, i problemi per le banche greche sono iniziati proprio da discussioni a livello politico. Incrociamo le dita, posso dire solo questo”.

“L’aumento degli spread sui titoli pubblici italiani – ha detto il presidente Eba Andrea Enria – sta avendo effetti sulle banche non solo direttamente per l’impatto sul capitale in relazione ai bond che sono nel ’trading book’ per la vendita ma anche per la sensitività dei costi di finanziamento: ciò è particolarmente importante e penso che i supervisori debbano porre un focus importante sui piani di finanziamento delle banche per essere sicuri che siano robusti in uno scenario economico avverso”. ​

il giornale.it

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