Il Vaticano conferma un rettore gesuita che benedice le unioni gay

Il Vaticano ha confermato il gesuita tedesco padre Ansgar Wucherpfennig come rettore universitario del Sankt Georgen di Francoforte.

Si tratta di un seminario dove si formano al sacerdozio i giovani di quattro diocesi tedesche: Amburgo, Hildesheim, Limburg e Osnabrück.

Dal 2014 Wucherpfennig è il rettore di questo ateneo cattolico ma, nello scorso mese di febbraio, quando Wucherpfennig è stato rieletto per un terzo mandato di due anni, è emerso un problema dottrinale legato alle sue opinioni positive circa la pratica dell’omosessualità e la benedizione di coppie dello stesso sesso.

Il 7 ottobre 2018 scorso era stato annunciato dalla Congregazione Vaticana per l’Educazione Cattolica il diniego del nihil obstat, un prerequisito fondamentale per potere occupare l’ufficio di rettore di un’università cattolica (posto da allora occupato dal professor Thomas Meckel). La Congregazione aveva annunciato che il nulla osta sarebbe arrivato solo dopo la revoca pubblica di certe posizioni di Wucherpfennig sull’omosessualità, sulla benedizione delle coppie dello stesso sesso e sulla diaconia delle donne.

Nonostante Wucherpfennig abbia spiegato che non ritirerà nulla di ciò che ha detto (“se perdere l’ufficio di rettore è il prezzo, pagherò il prezzo per sostenere le mie posizioni”), dal Vaticano adesso è arrivato il nulla osta, dopo che attraverso una “dichiarazione” Wucherpfennig ha affermato che le sue riflessioni sono “interpretazioni personali”, anche se si augura, “come cristiano e scienziato”, che “l’insegnamento della Chiesa continui ad aprirsi e svilupparsi”.

Il primo a ricevere la notifica del Vaticano è stato il Superiore Generale dei Gesuiti, padre Arturo Sosa, che ha provveduto a rinnovare a Padre Wucherpfennig, con “nomina immediatamente efficace”, la guida della Sankt Georgen. Wucherpfennig aveva ricevuto il pieno sostegno da padre Johannes Siebner (provinciale dei gesuiti in Germania) e da monsignor Georg Bätzing, vescovo di Limburg. Addirittura Thomas Andonie, presidente della Federazione dei giovani tedeschi cattolici, aveva tirato in ballo Papa Francesco chiedendogli di intervenire per concedere il nulla osta a padre Wucherpfennig.

In base all’accordo raggiunto, secondo i gesuiti il professor Wucherpfennig adesso dovrebbe trattare le questioni da lui sollevate pubblicando articoli e presentando i risultati della sua ricerca “in continuità creativa con le dottrine fondamentali della Chiesa”.

La decisione del Vaticano ha scatenato l’ira dei cattolici tedeschi fedeli alla bimillenaria dottrina della Chiesa. “Wucherpfennig è noto per le sue stravaganti posizioni teologiche”, ha spiegato Mathias von Gersdorff, un famoso blogger cattolico di Germania. “Le sue tristi dichiarazioni dimostrano ancora una volta che certi ecclesiastici in Germania vogliono ignorare il magistero cattolico e dare vita a un ‘cattolicesimo’ solo tedesco”.

il giornale.it

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