Milano: delinquente egiziano condannato all’ergastolo nel suo paese in Italia ottiene il permesso di soggiorno

MILANO – Un delinquente egiziano di 49 anni, condannato all’ergastolo nel suo paese, ottiene il permesso di soggiorno in Italia. Arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti. Ora sarà ricacciato a calci in Egitto a scontare la pena?

Condannato all’ergastolo in Egitto, è stato arrestato alle porte di Milano. Un egiziano 49enne, da tutti conosciuto come Tyson grazie al suo carattere alquanto aggressivo che ricordava l’ex pugile, è stato arrestato a Treviglio. L’uomo aveva lasciato la sua terra d’origine e si era trasferito alle porte del capoluogo lombardo. Per mantenere il figlio lavorava come carpentiere, anche se non disdegnava altri tipi di lavoretti non proprio legali, come lo spaccio di sostanze stupefacenti. Proprio a causa di questa seconda occupazione era stato più volte arrestato. L’ultimo arresto risale allo scorso maggio, quando era stato trovato in possesso di 48 grammi di hashish.

L’uomo in Italia dal 1999, era riuscito a ottenere un permesso di soggiorno in seguito alla sua richiesta di asilo, permesso rinnovato nel settembre 2018. L’identificazione di questo particolare personaggio è sempre stata problematica. Questo motivo ha insospettito gli agenti che hanno dato il via alle indagini nei suoi confronti.

Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo è venuto a sapere lo scorso agosto che probabilmente un egiziano, ricercato per omicidio nel suo Paese, si nascondeva in Italia. Gli agenti sono riusciti a risalire al passaporto dell’uomo esibito nel 2000 durante un controllo. I carabinieri hanno inviato una copia del documento, tramite l’Interpol, ai colleghi egiziani con lo scopo di confrontare le due identità. I due uomini erano effettivamente la stessa persona.

Il carpentiere residente a Treviglio, altri non è che il latitante condannato all’ergastolo per l’omicidio premeditato di un concittadino. Fondamentale è stato il confronto delle impronte digitali che hanno fugato ogni possibile dubbio. L’uomo mercoledì è stato quindi arrestato e condotto in carcere a Bergamo, dove verrà trattenuto in attesa che le pratiche per l’estradizione da parte dell’Egitto vengano convalidate.

Con fonte Il Giornale

 

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