La Lega ruba voti al M5S e sale al 34,7%

II consenso del governo cala leggermente ma resta elevato, mentre la Lega continua a rubare voti al M5S.

È questo l’esito del rilevamento mensile del sondaggista Nando Pagnoncelli pubblicato dal Corriere della Sera.

Il gradimento per l’esecutivo diminuisce di un punto, passando dal 64 al 63%, mentre quello per il premier Giuseppe Conte cala dal 67 al 64%. Un dato più elevato rispetto a quello registrato dai vicepremier Matteo Salvini (58) e Luigi Di Maio (51). Il consenso per l’esecutivo, invece, è al 57%, mentre coloro che danno una valutazione negativa crescono di un punto (dal 32 al 33%). Diminuzione di due punti, invece, per la figura del premier Conte che passa dal 60% al 58% di consenso. Nonostante le continui frizioni all’interno della maggioranza, quindi, “il governo Conte per il momento sembra pagare poco pegno”, scrive Pagnoncelli ma le ripercussioni maggiori si riflettono sui due alleati di governo e sui loro leader. La Lega, infatti, raggiunge il suo picco massimo (34,7%) mentre il M5S è stabile al 28,7%. Tra i partiti di opposizioni sale di quasi un punto Forza Italia con l’8,7% (+0,9%), mentre il Pd, con il 16,5% continua a versare in uno stato comatoso e a perdere consenso (-0,6%). Il centrodestra, nel suo complesso, rispetto alle Politiche del 4 marzo sale dal 37% al 46,5%, il M5S perde 4 punti e il centrosinistra 3, fermandosi sotto la soglia del 20%.

L’85% di chi ha votato Lega conferma il suo voto ma, a colpire, è soprattutto la capacità di attrazione del partito di Matteo Salvini soprattutto tra gli elettori pentastellati. Ben il 16% dei potenziali nuovi elettori proviene dal M5S e dal Nord. È al Settentrione che la Lega supera il 40% e al Centro-Nord il 32,5%, mentre al Sud ottiene il voto di un quarto degli elettori. Il M5S, invece, è primo partito nelle regioni del Centro e del Sud ma cala drasticamente al Nord e riduce la sua capacità di attrarre nuovi elettori (quasi uno su cinque). Il Pd si ferma tra il 12/13% al Sud, al 13,6% nel Nord-Est e continua a perdere nelle ‘Regioni rosse’ (Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria), dietro alla Lega e al M5S.

IL GIORNALE.IT

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