Salvini shock. Ora parla lui. Basta sceneggiate. Sono andate così le cose. E svela cosa farà al Consiglio dei Ministri.

Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini si è stancato e mette nero su bianco, in un’intervista rilasciata al Il Messaggero, la vicenda della famosa “manina”.

E dice: «Questa sceneggiata sta durando troppo. E sta facendo perdere tempo a tutti. Vogliono cambiare il decreto fiscale? No problem. Ma facciamolo subito e una volta per tutte. Non si possono cambiare le cose ogni giorno. L’effetto diventa psichedelico.

E poi il mio amico Di Maio va un’altra volta da Bruno Vespa? Ci vuole un po’ di serietà. Dare, per tutti questi giorni uno spettacolo di litigi, in cui i 5 stelle litigano con me mentre io non litigo con nessuno, è qualcosa che andrebbe evitato ai cittadini. I quali vogliono più lavoro e meno tasse».

Poi incalza: «A me del condono non frega un accidente! Basta che poi non ricominciano a fare balletti e trabocchetti. Oggi dal consiglio dei ministri uscirà un nuovo testo. Ho qualche proposta. Voglio ridurre le tasse per tutti, a cominciare dagli artigiani, dai piccolini, e non condonare chi non le paga».

IL giornalista chiede perchè il M5S ha stracciato il testo messo a punto insieme. Salvini chiarisce: «L’hanno fatto più loro che io».

«Ma che cosa ne so. Lo chieda a loro, se riusciranno a spiegarglielo. Vedo solo che sono in confusione, dovrebbero chiarirsi tra di loro invece di mettere in mezzo noi che in questa storia non c’entriamo e da cui vogliamo uscire subito. Ci dicano come, e siamo pronti».

Poi i dettagli: «Le racconto una scena. A Palazzo Chigi. Io ero in mezzo, silenzioso e fiducioso. E intorno a me, Conte leggeva il testo e Di Maio lo trascriveva. Uno dettava e l’altro verbalizzava. A Palazzo Chigi c’è l’originale di quel decreto, lo vada a vedere, e non troverà traccia di nessuna manina o manona leghista. Lo ha scritto Di Maio. Io sono disposto a tutto, per rifarlo e per andare avanti: ma passare per idiota, no».

Poi Salvini svela che cosa dirà a Di Maio nel consiglio dei ministri di oggi: «Dirò questo: amici 5 stelle, la gente ci paga per lavorare e non per polemizzare. Smettiamola e governiamo come abbiamo dimostrato di saper fare. Guardiamo avanti. Io lo sto dicendo in tutte le salse: la crisi di governo non la voglio e non ci sarà».

Fonte: Il Messaggero

 

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