L’appello Choc dell’Albanese: Fratelli venite a Rubare in Italia, ecco cosa possiamo fare!

Razziare l’Italia e gli italiani in ogni dove.
Poi tornarsene in Albania a fare la bella vita con i soldi messi da parte facendo i malviventi.

Questo era l’obbiettivo di una banda di albanesi.
Cosa li spingeva a venire tutti qui?
Il fatto che in in Italia al massimo “ti fai 24 ore di cella”.

Questo il piano di questa gang.
Infatti su il Giornale leggiamo che:

“Qui, se ti prendono, ti fai 24 ore in cella e torni libero”. Così il capo di una banda di ladri, provenienti dall’Albania, convinceva i suoi uomini a venire in Italia per delinquere.

I carabinieri di Cassano d’Adda, in provincia di Milano, hanno, invece, arrestato i cinque albanesi componenti della banda con l’accusa di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”. Si tratta di ragazzi tra i 20 e i 26 anni, che sono ritenuti responsabili di 14 furti in abitazione, 15 nei distributori di benzina e 2 rapine in appartamenti. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, i cinque sarebbero arrivati nel milanese e avrebbero commesso il primo colpo il 12 gennaio in un distributore di benzina a Cernusco sul Naviglio. […]

I malviventi si svegliavano tardi, facevano colazione in un bar di Pioltello e, poi, nel pomeriggio rubavano dalle case e la notte dai benzinai. Si fermavano solo nel fine settimana ma stavano ben attenti a non spendere troppo perché il loro sobiettivo era tornare a casa con i soldi. Il sostituto procuratore David Monti ha spiegato: “Sono venuti dall’Albania, dovevano stare pochi mesi per razziare il territorio e tornare Il loro obiettivo ultimo, la loro ambizione, era fare la bella vita in Albania con i soldi rubati in Italia” perché tanto in Italia “ti fai 24 ore in cella ed esci”. I ladri, al momento, si trovano tutti nel carcere di San Vittore.

Spolpare l’Italia per portare i soldi in Albania.

Questa volta siamo riusciti a fermarli.
Ma quanti ce ne sono ancora così?

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.