M5S: ‘Incredibile al MEF: spuntano finanziamenti mai chiesti: Conte blocca tutto’

“Grazie al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi scopriamo che nelle bozze del decreto fiscale qualcuno ha inserito arbitrariamente quasi 100 milioni in tre anni, togliendoli dalle tasche dei cittadini.”

Così il Movimento 5 Stelle Camera, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.

“Adesso Roberto Garofoli spieghi dettagliatamente l’accaduto, o si dimetta da capo di gabinetto del Ministero dell’Economia” hanno proseguito i pentastellati.

“Tutto ciò è vergognoso e ci fa riflettere su quante volte, nella storia dei vecchi governi, si saranno potuti verificare eventi del genere” hanno sottolineato.

Il Movimento 5 stelle, nel loro post, ha fatto riferimento a quanto accaduto domenica scorsa al preconsiglio dei ministri.
Nel momento in cui il Presidente del consiglio Giuseppe Conte, ha analizzato le bozze aggiornate del Decreto Fiscale, si è accorto che nel testo dell’articolo 23, c’erano due commi che riguardavano 84 milioni di euro in tre anni destinati a “Disposizioni urgenti relative alla gestione liquidatoria dell’Ente strumentale alla Croce rossa Italiana”.

La norma prevedeva che i 117 milioni di euro l’anno stanziati dal Mef a favore della Croce Rossa fossero da rimodulare per giungere ad una quota annuale significativamente maggiore. Nel decreto, i fondi previsti per l’ente liquidatore si fermavano a 15.190.765 ogni anno per tre anni, mentre con la nuova rimodulazione venivano assegnati alla struttura commissariale, retta da Patrizia Ravaioli, oltre dieci in più.

Alla fine Roberto Garofoli, Capo di Gabinetto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha dichiarato ai presenti che la norma era stata scritta dal Mef, a livello di Ragioneria Generale dello Stato, al seguito di una interlocuzione con l’ente in liquidazione e col ministero. Il Mef, i giorni seguenti, ha inviato una nota tecnica per spiegare la genesi della norma e rivendicarne la bontà.

Tuttavia Conte, nel corso del preconsiglio, ha giudicato la norma estranea al decreto poiché nessuno ha saputo indicare a quale urgenza rispondesse.

 

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