Pensioni, un miliardo dai tagli. Via a quota 100 da febbraio

Il vertice tra Salvini-Di Maio e Conte si è concluso. Di fatto la maggioranza gialloverde avrebbe trovato la quadra su due questioni spinose: la quota 100 che darà il via all’addio alla Fornero e la pace fiscale.

Negli ultimi giorni era emersa l’ipotesi di uno slittamento di Quota 100 ad aprile. Adesso il cambio di rotta: l’uscita dal lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi di fatto partirà a febbraio. Con due mesi di anticipo sulla tabella di marcia prevista verrà posta la parola fine sulla legge Fornero. In questo modo il governo e la sponda leghista accelerano sulla riforma principale che prevede il sistema pensionistico.

Nel vertice che ha anticipato il Consiglio dei Ministri è stata anche chiarito il punto che riguarda il taglio alle pensioni d’oro. Negli ultimi giorni è scoppiata una guerra delle cifre tutta interna al governo su quanto si ricaverebbe dalla sforbiciata. Per Di Maio l’obiettivo è un miliardo che andrebbe a finanziare l’aumento delle pensioni minime portandole a 780 euro. Il taglio era previsto già nel decreto fiscale, ma il sottosegretario Giorgetti ha frenato i Cinque Stelle chiudendo le porte all’inserimento delle sforbiciate nel dl. I grillini però hanno rilanciato inserendo il taglio delle pensioni d’oro nella legge di Bilancio con un ricavo di un miliardo nei prossimi tre anni. Insomma sul fronte pensioni stanno per arrivare consistenti novità. Sia per chi deve lasciare il lavoro, sia per chi ha già l’assegno previdenziale

IL GIORNALE.IT

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