Sala su moschee: “Favorevole, se piccole. Dare risposte a musulmani”

Intervenuto a margine della “World Energy Week”, evento in svolgimento dal 7 all’11 ottobre 2018, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha risposto alle domande di alcuni giornalisti in merito alla questione moschea, come riportato dal portale “MilanoToday”.

“Ho letto anche io quanto deciso dal Tar. Bisogna approfondire la questione ma continuo a insistere su un punto. Cioè che ci deve essere un tempo limite per questa discussione, altrimenti continuiamo ad andare avanti e non diamo risposta a 70mila islamici che vivono in città e che ne sono parte.”

Il riferimento, ovviamente, è alla sentenza del Tar della Lombardia, che ha aperto la questione sull’illegittimità costituzionale della legge regionale sui luoghi di culto. Suddetta norma ostacolerebbe la costruzione di moschee e templi, violando pertanto, come sostenuto dai giudici “il diritto di libertà religiosa”. La norma non garantirebbe infatti “tempi certi di risposta” alle associazioni religiose interessate alla costruzione di un luogo di culto. Il fatto di creare una condizione di “attesa a tempo indeterminato e di incertezza” creerebbe conflitto con la libertà ed il diritto di religione sancito dalla Costituzione Italiana.

“Non è un fatto di essere buonisti o severi ma di dire la verità e cosa realisticamente si può fare.”, ha proseguito il primo cittadino Sala nelle sue valutazioni. “La mia posizione poi è nota. Sono a favore di moschee non grandi, di farle con buon senso, senza disturbare la città. Non trovo giusto infatti che gli islamici non possano pregare. La posizione della Regione Lombardia non l’ho capita fino in fondo, temo che a volte sia solo un po’ dilatoria.”

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