Revisione legge Fornero, Savona: ‘Per ogni pensionato, due giovani assunti’

La revisione della legge Fornero “è stata decisa perché siamo sufficientemente convinti che avrà un moltiplicatore dell’occupazione giovanile, ogni pensionato che va via trascinerà due giovani nel sistema.”

Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, all’Europarlamento in un incontro con i deputati italiani per spiegare i contenuti della manovra.

Savona ha ribadito che non c’è “nessuna intenzione di uscire dall’Euro” e non c’è “nessuna possibilità di default del debito pubblico italiano”, perché l’Italia “non è la Grecia”.

Savona su Italia Oggi ha anche detto che: “È giunto il momento di decidere chi vuole veramente l’Unione Europea, operando per mantenerla, o chi opera contro, facendo finta di volerla difendere.”

In un articolo, il ministro ha scritto: “Si sente ripetere che la Francia può programmare un deficit di bilancio per il 2,8% del suo PIL, mentre l’Italia non potrebbe, perché il suo debito pubblico è inferiore al nostro. La Francia ha un doppio (twin) deficit, di bilancia estera e pubblica, accompagnato da un aumento dei prezzi al consumo che ha recentemente superato il tetto stabilito dalla BCE.”

“Unica nei principali paesi dell’euroarea, – ha continuato – il suo disavanzo estero di parte corrente è dell’1,1% del PIL, seguita solo dalla Grecia con il con l’1,2%. Vive cioè al di sopra delle proprie risorse. Il suo deficit di bilancio pubblico è del 2,4%, a livello di quello preventivato per il 2019 dall’Italia, attualmente al 2%.”

“L’Italia ha invece un avanzo di parte corrente sull’estero del 2,5%, – ha sottolineato il ministro – vive cioè al di sotto delle sue risorse, e ha un 2% per cento di deficit pubblico. Intende invece affrontare la sua crisi di crescita, attualmente la più bassa dei principali paesi dell’eurozona, puntando a un mix tra investimenti, per stimolare la crescita, e spese correnti per combattere, in particolare, la povertà e la disoccupazione giovanile.”

“Ne conviene ampliare, per la serenità delle relazioni intraeuropee, l’analisi fin qui condotta per considerare gli effetti causati da un avanzo di bilancia corrente estera dell’euroarea pari a 476,8 mld di dollari, di cui 320,6 della sola Germania, superiore all’analogo disavanzo degli Stati Uniti” ha concluso.

 

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