Valli (M5S): ‘Scoperchiato l’impero dell’amico di Renzi Davide Serra’

“Oggi Il Sole 24 Ore a firma del bravissimo giornalista d’inchiesta Angelo Mincuzzi ha scoperchiato l’impero di Davide Serra, l’amico di Matteo Renzi

Lo scrive su Facebook l’europarlamentare del M5S Marco Valli, il quale spiega che “questa persona rappresenta spesso la voce morale ‘del mercato’, ma oggi scopriamo che pare abbia un bello schema societario per eludere le tasse”.

“Niente di apparentemente illegale, – sottolinea – ma molto di profondamente immorale”.

“Mi chiedo – prosegue Valli – cosa ne pensino gli esponenti della sinistra soprattutto i colleghi italiani al Parlamento europeo che si battono per la giustizia fiscale e l’uguaglianza, anche perché una parte degli utili delle sue società sono fatti tramite la gestione di crediti deteriorati italiani”.

L’articolo di Mincuzzi menzionato dall’esponente pentastellato spiega che anche Serra “come altri 130-150 manager, finanzieri, imprenditori, professionisti, artisti, calciatori – tra i quali il fuoriclasse della Juventus, Cristiano Ronaldo – che negli ultimi mesi hanno trasferito il loro domicilio in Italia” si “è avvalso della cosiddetta flat tax per i super ricchi, introdotta dal governo del Pd con la legge di Bilancio 2017”.

“Il provvedimento – precisa Mincuzzi – era stato fortemente voluto proprio da Renzi, di cui Serra è uno dei più decisi sostenitori, ma ad attuarlo concretamente è stato il suo successore a Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni”.

Il giornalista fa anche notare che prima del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 Serra aveva dichiarato che se avesse vinto il “No” i capitali non sarebbero entrati in Italia. Tuttavia – osserva Mincuzzi – “il fondatore del gruppo Algebris, la fiducia nel suo paese non l’ha mai persa. Anzi, sembra averla più forte che mai. Anche, forse, per ragioni fiscali”.

Sotto potete vedere un video andato in onda su Raidue qualche mese fa e linkato nel post di Valli su Facebook: si parla – spiegava l’eurodeputato – di “Effetti collaterali”, ovvero – di “quali danni riceverà l’economia italiana dai provvedimenti della BCE sui crediti deteriorati, a vantaggio di alcuni noti speculatori e la solitaria battaglia di noi parlamentari europei a Bruxelles”.

 

 

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