Malta non se la caverà facilmente. Ecco come volevano incastrare l’Italia, ma ci sono le prove.

La nave Diciotti era nel suo territorio. Il primo coordinamento era di Malta poi come per magia è passato tutto sulle spalle degli italiani.

Così è stato ricostruito ciò che è accaduto in quei giorni in cui la nave Diciotti si è ritrovata da queste parti.

Leggiamo i dettagli rappresentati da Il Giornale:

Tutto inizia alle ore 11.13 del 14 agosto quando un velivolo della missione europea Sophiainforma libici, maltesi e italiani di un barcone zeppo di migranti a 40 miglia dalle coste di Tripoli. La Guardia costiera libica fa salpare una motovedetta, che però si guasta e deve rientrare in porto. Alle 20.27 la Libia chiede a Malta, dove si sta dirigendo il barcone, di intervenire. La mattina dopo, il 15 agosto alle 8.53, La Valletta assume «il coordinamento del soccorso in seguito ad avvistamento del barcone da parte di unità aeronavali».

I migranti si trovano a 50 miglia da Malta, diritti a nord verso l’isola stato, ma 100 miglia a sud est di Lampedusa. Da questo momento scatta il «trappolone». Due ore dopo un aereo della missione Sophia avvista il barcone, che ha cambiato rotta verso Lampedusa. Alle 14 l’ufficiale di collegamento della flotta europea informa gli italiani che un «pattugliatore P52 (maltese) è molto vicino al barcone e lo sta scortando» verso l’Italia.

Alle 19 la missione Sophia fa notare via mail a La Valletta che «vicino al barcone sono presenti due motovedette e un gommone», le unità maltesi P52 e P61. Tra le 18.15 e le 19.50 un aereo della Guardia costiera italiana sorvola la zona e filma le due motovedette poco distanti (5 miglia) dal barcone, come se lo scortassero fuori dalle proprie acque di ricerca e soccorso. I video sono stati consegnati alla magistratura che indaga sul caso. 

Per fortuna è tutto documentato da telecamere e testimonianze. Il vicepremier è sotto inchiesta, ma quello che c’è dietro è assurdo.

Ora chi dovrebbe pagare? La magistratura sta indagando ancora sul caso.

Fonte: ilgiornale

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.