Crollo Ponte Morandi, indagate 20 persone e la società Autostrade

La procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati venti persone e la società Autostrade per responsabilità dell’ente.

Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha dichiarato: “A breve chiederemo anche l’incidente probatorio. L’iscrizione viene fatta proprio contestualmente per la necessità di effettuare un atto garantito”.

Le accuse mosse a carico degli indagati sono quelle di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Inoltre la società dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dal mancato rispetto della normativa anti infortunistica.

“La procura – riporta l’ANSA – ha deciso di contestare anche l’omicidio colposo stradale plurimo, togliendo invece l’attentato alla sicurezza dei trasporti. Viene contestato anche il disastro colposo e l’omicidio colposo plurimo con l’aggravante delle violazione della normativa antinfortunistica”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato in merito: “Non faremo sconti a un concessionario dopo una simile tragedia. Non posso dire oggi che si va verso la nazionalizzazione. A noi interessa tutelare a pieno il patrimonio dello Stato e avere massime garanzie di tutela di incolumità dei cittadini. Se questo avverrà attraverso la nazionalizzazione o una nuova gara con condizioni contrattuali diverse lo vedremo”.

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, invece, ha detto di aver chiesto all’esecutivo di non revocare la concessione autostradale: “Ho chiesto al governo che questo non avvenga, credo che questo non sia utile a Genova, alla Liguria e a tutto il paese. Credo sia giusto rivedere il sistema delle concessioni e che se ne discuta in Parlamento ma ho chiesto che tutto questo non rallenti la ricostruzione di Genova che non serve solo alla città di Genova e alla Liguria ma a tutto il paese”.

 

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