Libia, Salvini: ‘Le incursioni di altri che hanno interessi economici non devono prevalere sul bene comune che è la pace’

Sulla crisi scoppiata in Libia, il ministro dell’Interno Matteo Salvini lasciando Palazzo Chigi ieri, ha detto: “Chiedete alla Francia,” aggiungendo di essere “preoccupato” perché pensa che “dietro ci sia qualcuno” che “ha fatto una guerra che non si doveva fare, che convoca elezioni senza sentire gli alleati e le fazioni locali, qualcuno che è andato a fare forzature, a esportare la democrazia, cose che non funzionano mai. Spero – ha concluso – che il cessate il fuoco arrivi subito”.

Oggi Salvini è tornato sulla questione con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook:

“L’Italia deve essere la protagonista del processo di stabilizzazione del Mediterraneo. Le incursioni di altri che hanno interessi economici non devono prevalere sul bene comune che è la pace. Anche io personalmente sono disponibile a correre qualche rischio e a tornarci presto, perché è troppo importante una Libia finalmente pacificata,” ha scritto.

Libia, Renzi: ‘E’ l’esempio più chiaro di cosa significhi governare pensando ai “Mi piace” su Facebook’

Nel frattempo sono arrivati attacchi dall’opposizione.

L’ex leader del Pd Matteo Renzi ha scritto su Facebook che “quello che sta accadendo in Libia è purtroppo molto pericoloso, anche per l’Italia. Ma è anche l’esempio più chiaro di cosa significhi governare pensando ai “Mi piace” su Facebook e non alla Politica, con la p maiuscola,” aggiungendo che “i nostri ministri fanno dirette sui social dalla spiaggia e poi sequestrano navi italiane con qualche povero migrante a bordo”.

I ministri del governo Conte – ha attaccato l’ex premier senza fare nomi – “pensano solo al consenso immediato e l’opinione pubblica sembra – al momento – seguirli”.

“Nel frattempo, però,” ha continuato “sono privi di una visione, non toccano palla su nessun dossier geopolitico importante e quando ci sono problemi in Libia attaccano Macron, tanto per cambiare”.

E ancora: “Ma se tu sei l’Italia e non hai una strategia in Libia non puoi arrabbiarti con gli altri: prenditela con te stesso”.

 

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