Livorno, archiviata inchiesta su Nogarin. Il sindaco: ‘Non ho mai avuto dubbi sulla bontà delle nostre scelte’

“Scopro dai giornali di essere stato prosciolto dalle accuse di bancarotta fraudolenta e falso in bilancio in merito al caso Aamps”.

Lo scrive su Facebook il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, che spiega: “Non ho mai avuto dubbi sulla bontà delle scelte che io e la mia amministrazione abbiamo compiuto da quando ci siamo insediati, facendo venire alla luce anni di mala gestione dell’azienda dei rifiuti di Livorno”.

“Non abbiamo avuto paura di esporci in prima persona” prosegue “e abbiamo avuto ragione: oggi Aamps è un’azienda solida, sta ripagando i propri debiti e non è stato perso un solo posto di lavoro, anzi sono previste altre assunzioni”.

“Visto che, da quanto ho capito, sono state archiviate le posizioni di tutti gli indagati, resta da capire come si sia creato il famoso debito da 42 milioni di euro,” aggiunge il primo cittadino della città toscana, che conclude:

“La procura, che ringrazio per il lavoro svolto, non ha potuto provare il dolo da parte dei precedenti amministratori, ma i cittadini di livorno hanno il diritto di sapere come sono stati spesi i soldi della loro Tari.
Spero che la Corte dei Conti sappia far luce su un eventuale danno erariale”.

Secondo quanto riportato dall’ANSA, la procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione per il sindaco Filippo Nogarin, il quale era accusato di abuso d’ufficio, e per gli altri 12 indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’Aamps, l’azienda municipalizzata per la raccolta e lo smaltimento rifiuti di Livorno.

“L’inchiesta,” si legge sul sito dell’agenzia “che interessava alcuni degli assessori della giunta a maggioranza Cinquestelle e gli amministratori della giunta precedente, guidata da Alessandro Cosimi (Pd), era stata aperta dopo la richiesta di concordato preventivo”.

E’ stata archiviata anche l’accusa di bancarotta a carico del sindaco livornese, che per questo reato aveva avuto un secondo avviso di garanzia.

 

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