Il football club dei rifugiati ​in campo contro Salvini

Sale l’eccitazione. È il giorno del vertice Salvini-Orban e a sinistra non stanno più nella pelle.

Oggi pomeriggio, intorno alle 17, in prefettura, il ministro dell’Interno vedrà a Milano il premier ungherese, campione di una destra euroscettica. L’occasione è ghiottissima, per una sinistra in cerca di autore e di unità.

Ha avuto un certo riscontro, dunque, fra i partiti e nel variegato mondo del buonismo organizzato, l’idea di una protesta contro l’asse sovranista Italia-Ungheria. La proposta è partita da «Sentinelli» e dal comitato «Insieme senza muri», la sigla che ha organizzato il corteo pro-immigrazione lo scorso anno e la tavolata al Sempione pochi mesi fa. Al presidio europeista hanno aderito il Pd, Leu, Possibile (il movimento di Giuseppe Civati), e poi Cgil, Anpi e «St. Ambroeus Football Club» (la squadra di calcio di rifugiati e migranti). Arriveranno in San Babila dopo un «riscaldamento» da Porta Venezia. Una ventina, oltre alla componente femminile della squadra. E da lì l’intenzione è spostarsi per un allenamento proprio sotto palazzo Diotti, in corso Monforte, dove si vedono Salvini e Orban. «Come squadra di calcio abbiamo deciso di non stare fermi a guardare ma di fare un allenamento dimostrativo, spiega Gianmarco Duina, dirigente e socio fondatore della squadra. Ma è difficile che riescano ad arrivare proprio davanti al palazzo del governo viste le misure di sicurezza.

Questo allenamento, nel profilo di «Nessuna persona è illegale», la piattaforma di sigle pro-accoglienza e centri sociali, viene accompagnato da questo appello: «Per i fascisti e i loro lager non c’è posto, né nella nostra città né altrove: cacciamo i fascisti».

L’associazione «Enzo Tortora», i Radicali e «Più Europa» hanno convocato alle 11.30 un altro presidio davanti alla sede del Parlamento europeo in corso Magenta. «Chiediamo alle istituzioni dell’Ue – afferma Marco Cappato, leader Radicale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – di sospendere i finanziamenti ai Paesi che violano in modo grave e sistematico la democrazia e lo Stato di diritto, a partire dall’Ungheria di Orbàn». Anche «Liberi e Uguali» invita tutti a partecipare al presidio di San Babila e annuncia che sarà presenti, tra gli altri, anche Laura Boldrini.

Dal Pd arrivano appelli alla partecipazione. «Ci vuole un’Europa forte e integrata, perché è quello di cui Milano ha bisogno» dice il segretario milanese Pietro Bussolati.

A tutti il capogruppo leghista Alessandro Morelli risponde senza troppe remore: Gente del Pd sarà in piazza contro Orban a Milano. Chi ricorda a questi smemorati che in Europa governano assieme a lui e agli altri del Ppe? Per le poltrone di Bruxelles Orban non fa così schifo, vero? Se la politica a volte è un teatrino, il loro ruolo è quello dei pagliacci».

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